Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga, detenzione di droga, porto abusivo di armi, minacce ed estorsioni. Per questi reati 22 dei 29 imputati, che hanno scelto il rito ordinario, compariranno lunedì prossimo davanti ai giudici del tribunale di Trapani dove inizia il processo. Alcamo è la città da dove sono partite le indagini degli investigatori del commissariato, Indagini estete anche a Partinico: quattro gli imputati, uno di Palermo, uno di Gibellina, Trappeto e Borgetto. Sono coinvolti nell’operazione “Aquila” di sei anni fa e riguarda coloro i quali vennero denunciati a piede libero. Le indagini sono state condotte dagli uomini del commissariato di pubblica sicurezza di Alcamo.
L’operazione “Aquila” portò alla individuazione di 29 persone, uomini e donne, grazie soprattutto alle intercettazioni e pedinamenti. In 4 hanno scelto il rito abbreviato. Per loro il processo è stato fissato per il prossimo 27 novembre. Due hanno chiesto il patteggiamento, udienza il 9 dicembre. Un vasto giro di stupefacenti che aveva il suo “capoluogo” nella città di Alcamo. La droga più richiesta: la cocaina. Una dose dai 60 ai 70 euro. Una vera e propria organizzazione pronta all’eventuale uso di armi. Infatti due degli indagati nel novembre del 2018 si allenavano a sparare con una pistola calibro 7,65 Browing contro cartelli stradali della SS 113. E tempo dopo con un fucile calibro 9 Flabert con le canne tagliate, sempre per tenersi in allenamento, sparando a cartelli stradali. Mentre sparavano, grazie alle microspie sull’auto, nella sala operativa del commissariato gli agenti ascoltavano in diretta i colpi di arma da fuoco. La cocaina veniva acquistata a Palermo e Partinico. Veniva spacciata anche nei comuni limitrofi di Castellammare del Golfo, Balestrate, Trappeto e Partinico. Determinanti ai fini delle indagini sono state le intercettazioni.