Sottopasso ferroviario a Trapani, contrario ‘Amici della Terra’. Ambiente deturpato

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Un’opera che dovrebbe servire a snellire il caotico traffico in entrata a Trapani da via Marsala ma che, secondo alcuni, metterebbe a rischio anche la staticità dei palazzi. E’ il sottopasso della rete ferroviaria che andrebbe ad eliminare anche quel passaggio a livello che puntualmente procura ingorghi.

Prima le battaglie del comitato ‘No al sottopasso’ che ha anche scritto una lettera al presidente della Repubblica, poi l’intervento dell’eurodeputato Ignazio Corrao ed ora le esternazioni, sempre contrarie all’opera per come è attualmente progettata, da parte del ‘Club Amici della Terra’.

Secondo il presidente Carlo Foderà  la recente modifica del codice dei beni culturali imporrebbe una rivisitazione dell’opera nell’interesse collettivo della città. Il club ha quindi inviato un nota al ministero della Cultura, all’assessore regionale ai Beni culturali, al prefetto di Trapani e all’Ente gestore della Riserva delle saline di Trapani e Paceco.

“Il sottopasso – ha detto l’architetto Carlo Foderà – riguarda anche una parte molto importante delle saline e in particolare la salina Collegio, quella più a nord e che lambisce la linea ferrata”. “La modifica del codice penale e quindi di quello dei beni culturali – ha continuato il presidente di ‘Amici delle Terra’ – ha previsto un inasprimento delle pene per chi li danneggia.

Noi, e non soltanto noi, consideriamo le saline beni culturali che fanno parte della storia di questa città. Una storia in gran parte ignorata negli anni ed oggetto di interramento delle saline stesse”. Carlo Foderà e il club da lui presieduto hanno quindi chiesto una nuova mappatura delle saline, soprattutto quelle che interagiscono con la città, per capire la parte che ancora si conserva interrata e farla diventare oggetto di tutela”.

Per questo, alla luce di tale mappatura, il progetto del sottopasso di via Marsala dovrebbe completamente essere rivisto. Il progetto, finanziato dal PNRR,  – secondo il comitato del NO –  presenterebbe gravi criticità che lo renderebbero poco funzionale per la viabilità e potenzialmente dannoso per la città di Trapani.

Secondo gli studi del comitato civico mobilitatosi contro l’opera, il sottopasso ferroviario potrebbe determinare costi molto elevati, circa 20 milioni di euro, e turbare il regime idraulico dei suoli, provocando possibili danni irreparabili alle costruzioni.