Scopritore di relitti in mare, Francesco Brascia fa bis a Marausa. Nella baia nave settecentesca

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Di professione è un dipendente del ministero della difesa in servizio al 37esimo Stormo dell’Aeronautica di Birgi, ma ha una grande passione per il mare e in questi giorni si è imbattuto nel secondo ritrovamento personale di un relitto di un’antica nave. Francesco Brascia, trapanese di 45 anni, già protagonista nel 2020 quando individuò nel mare di Marausa una preziosa nave oneraria del terzo secolo avanti Cristo adibita a trasporti commerciali, ha adesso ritrovato il relitto di una nave, probabilmente settecentesca, sempre nello stesso specchio di mare. La baia di Marausa si conferma un luogo di attracco già noto e utilizzato da decine di secoli. Brascia, che ha una grande passione per il mare e per le immersioni, ha rinvenuto il nuovo relitto nel tratto di costa tra il molo storico e il lido Tre Torri. Ha immediatamente avvisato la capitaneria di porto di Trapani che ha subito diramato un’ordinanza di divieto di balneazione e navigazione.

In quel tratto, tra la nave romana e la nuova imbarcazione ritrovata, il quarantacinquenne ha anche individuato un paio di oggetti metallici che potrebbero anche essere ordigni bellici inesplosi. Quando nel luglio del 2020 lo stesso Brascia individuò il relitto della nave commerciale romana del terzo secolo avanti Cristo, l’episodio ebbe un grandissimo richiamo mediatico e intervenne in pompa magna anche l’assessorato regionale ai beni culturali. Da allora, però poche, quasi nulle, le iniziative per valorizzare quel magnifico relitto e quella località di approdo.

La relativa ordinanza di divieto di navigazione in quel tratto di mare di Marausa, redatta dalle autorità nel 2020, è stata poche volte rispettata anche perché la nota a suo tempo non venne messa in risalto sul sito istituzionale della Capitaneria di Porto. Adesso invece la nuova ordinanza c’è e dispone i relativi divieti nel mare di Marausa al fine di tutelare l’incolumità di turisti e bagnanti. A tutt’oggi si attendono i rilievi della soprintendenza del Mare. Il nuovo ritrovamento di Francesco Brascia è già datato. Risale infatti al 2 luglio scorso.