Diventerà operativo da domani, dopo la cerimonia prevista per mezzogiorno, il posto di identificazione e foto-segnalamento del molo Ronciglio del Porto di Trapani. La struttura è stata progetta dal ministero dell’interno per fronteggiare le innumerevoli esigenze connesse all’incessante flusso migratorio che interessa la provincia di Trapani e che si concretizza, quasi s senza soluzione di continuità, con sbarchi di navi delle ONG o di imbarcazioni autonomi provenienti dai paesi del nord-Africa. La cerimonia inaugurale, che si svolgerà, presso il molo Ronciglio del porto di Trapani, sporgente est, vedrà a partecipazione del Prefetto Daniela Lupo, del questore Salvatore La Rosa, di alti Funzionari del Ministero dell’Interno nonché rappresentanti delle Istituzioni e degli enti di protezione civile chiamati ad intervenire in occasione degli eventi di sbarco. Nel 2023 in Sicilia si sono registrati 112mila arrivi sull’isola da inizio 2023, erano stati 40mila l’anno precedente. “Un enorme impegno per le forze dell’ordine e per il sistema Protezione Civile. Le rotte preferite da chi trasporta i migranti sono proprio quelle che arrivano nel trapanese, soprattutto le isole ma anche la costa fra Marsala e Mazara del Vallo. Le ONG che recuperano le imbarcazioni in difficoltà attraccano poi a Trapani e per questo è nata la necessità di attrezzare il molo Ronciglio per l’identificazione e il foto-segnalamento. Nonostante gli sforzi, le motovedette non sempre riescono ad arrivare in tempo. Il mare del Canale di Sicilia è diventato un immenso cimitero di senza nome. La più grande delle stragi quella di Lampedusa che il 3 ottobre scorso ha celebrato dieci anni. Centinaia di vittime senza nome alcune delle quali, su iniziativa del sindaco dell’epoca Nicola Coppola, vennero seppellite al cimitero di Castellammare del Golfo. E proprio una degna sepoltura è uno degli obiettivi del comitato 3 ottobre: che tempo fa ha anche lanciato una petizione.
