La maggior parte di abitazioni estive da sanare realizzate entro la fascia di 150 metri dal mare, si trovano nella zona Aleccia di Alcamo Marina. In questi casi di inedificabilità assoluta fino ad oggi, nonostante vari tentativi alla Regione, sono stati bocciati disegni di leggi ed emendamenti. Periodicamente si torna a parlare di questa situazione con tentativi di fare una sanatoria. che era stata presentata da Fratelli d’Italia poi bocciata all’Ars. Ma la sanatoria rischia di realizzarsi per altre vie. Infatti numerose ordinanze del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha rimandato alla Corte costituzionale la legittimità di una legge regionale del 1991, che ha steso retroattivamente il vincolo di inedificabilità a 150 metri dalla costa. Se la Corte Costituzionale accogliesse questa tesi si potrebbero sanare circa 200 mila immobili in Sicilia.
L’abusivismo edilizio ha caratterizzato quasi tutto il territorio alcamese tanto che con le varie sanatorie sono stata presentate oltre 12 mila domane. Ne restano da esitare circa 4 mila ma l’esame delle pratiche è quasi bloccata al Comune di Alcamo da quando nel gennaio dello scorso anno è andato in pensione Piero Piazza, competente in materia. Oggi per tale importante compito c’è solo un impiegato part time. La media dell’esame delle pratiche pare che sia di un’ottantina l’anno, Ciò significa che saranno necessari almeno trent’anni ad Alcamo per smaltire tutte le richieste di sanatoria. Manca il personale. C’è chi preme per mettersi in regola avendo l’immobile tutti i requisiti per ottenere la sanatoria edilizia. Solo così può ottenere i benefici legati all’eco bonus. Nel dicembre 2022 in occasione della presentazione del nuovo regolamento edilizio l’assessore Caterina Camarda annunciò che si sarebbero affidate le pratiche a tecnici esterni. Venne redatto un bando. Scelti i sei tecnici che ancora non si sono insediati e probabilmente rinunceranno a causa del magro compenso. E intanto per ottenere la sanatoria edilizia è paralisi ad Alcamo.
