Salemi, omicidio Di Giorgi: fermato 22enne

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È un 22enne disoccupato di Salemi il presunto autore dell’omicidio di Antonino Di Giorgi, l’agricoltore salemitano, di 74 anni, ritrovato cadavere il 29 giugno scorso nei pressi dell’orto della propria abitazione di C.da Terraglia – San Miceli di Salemi. Sul corpo, parzialmente carbonizzato e in avanzato stato di decomposizione, erano state riscontrate numerose e profonde ferite al cranio provocate da una pala, rinvenuta a poca distanza dalla vittima.
Dopo il ritrovamento sono scattate le indagini dei Carabinieri, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Marsala, Girolamo Alberto Di Pisa, che hanno eseguito per giorni perquisizioni, accertamenti e interrogato decine di possibili testimoni. L’attenzione degli inquirenti però si era focalizzata fin da subito su Pietro Franco, che aveva avuto in passato violente discussioni proprio con l’anziano, che già nel 2009 e nel 2010, quando il ragazzo era ancora minorenne, lo aveva denunciato
per furto e lesioni personali. Nel nel corso degli anni, quella del giovane era divenuta una vera e propria persecuzione, tanto che l’agricoltore, intimorito, non aveva avuto il coraggio di denunciare le successive prepotenze subite.
Fondamentali, per fare chiarezza sulla dinamica dell’omicidio e sul movente, le intercettazioni ambientali sulla sua autovettura, sulla quale spiegava a dei familiari i dettagli dell’aggressione con la pala, ritrovata poi a poca distanza dal cadavere, le precauzioni utilizzate per evitare di essere individuato e, infine, il movente che aveva scatenato così tanta ferocia. Alla base di tutto sembrano esserci proprio le denunce sporte in passato da Di Giorgi, che si sarebbe rifiutato di ritirare, nonostante le reiterate richieste, nonché una causa penale contro una zia di Pietro Franco, dove la vittima compariva quale parte civile. La donna, accusata di lesioni dall’agricoltore, era stata già condannata dalla Corte di Appello di Palermo due giorni prima dell’omicidio (il 25 giugno) a tre mesi di reclusione e al risarcimento danni.
La determinatezza del 74enne nel voler dare comunque corso alle denunce presentate in passato nei confronti del giovane, avrebbe portato quest’ultimo a passare alle vie di fatto, eliminando il suo accusatore. Il giovane è stato fermato all’alba dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani, della Compagnia di Mazara del Vallo e della Stazione di Salemi, su disposizione della Procura della Repubblica di Marsala. Il fermo è stato necessario oltre che per i gravi indizi di colpevolezza raccolti, anche per l’ imminente e concreto pericolo di fuga: dalle indagini è emersa la sua volontà di lasciare la sua cittadina d’origine.
Le indagini dei Carabinieri, comunque proseguono, mentre l’auto è stata sequestrata per essere sottoposta agli accertamenti dei tecnici del R.I.S. Carabinieri di Messina. Pietro Franco, dopo l’interrogatorio del P.M., è stato rinchiuso nel carcere San Giuliano di Trapani.

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