Barriera frangiflutti non ferma mareggiata, opera da rifare a Castellammare?

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Quella della costruzione del porto di Castellammare è una storia infinita. E’   da inchieste, una si è conclusa ieri con due condanne e sette assoluzioni. Lavori milionari andati avanti a singhiozzo. Visite di parlamentari e ministri per complimentarsi per un’opera che continua a rimanere incompiuta. E poi le puntuali dichiarazioni nei programmi dei sindaci che si sono succeduti negli ultimi 20 anni che hanno fatto toccare con mano il nuovo porto importante per le imbarcazioni da diporto. Insomma un volano anche per l’occupazione. Ma succederà mai la sua utilizzazione? L’interrogativo è legittimo alla luce della mareggiata di sabato scorso. Ebbene lo spiazzale che dovrà ospitare vari servizi tra cui la sede della Capitaneria di porto, è stato invaso da sabbia e pietre anche di grosse dimensioni.

L’invasione dei detriti e altro per le onde che hanno superato la barriera frangiflutti tanto che sono sorti interrogativi sulla sua piena efficienza. La mareggiata ha provocato leggeri danni nella sede della Lega navale di Castellammare e danneggiato un gommone della Croce rossa. Danni ancora prima che entri in funzione che con tale situazione il suo uso è destinato a protrarsi nel tempo. Porto da completare e altra storia infinita riguarda la costruzione del depuratore il cui progetto esecutivo è stato consegnato alla Regione lo scorso febbraio per avviare la procedura PAUR, il Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale che riguarda l’istruttoria completa finalizzata al rilascio di tutte le autorizzazioni richieste, anche quelle di impatto ambientale. Con un notevole ritardo sulla tabella di marcia prevista, la scadenza era stata fissata per la fine di luglio del 2021, il nuovo depuratore di Castellammare del Golfo ha il suo progetto esecutivo. Ma sarà mai costruito? Intanto ogni estate si parla di inquinamento del mare proprio per la mancanza del depuratore che resta un miraggio nel deserto.