Rubava di tutto (pc, materiale informatico, borse, biciclette) mettendo a segno furti, arrivando sul posto con la sua bici, ai danni di autovetture, cantieri di lavoro, cantine e anche in un’abitazione all’interno della quale dormiva un intero nucleo familiare. Il 27enne tunisino l’aveva finora fatta franca ed era riuscito a mettere a segno colpi in diverse zone della città di Marsala. Raccolte le denunce i carabinieri hanno avviato indagini repentine su alcuni furti verificatisi in rapida successione nell’ultima settimana Il ventisettenne tunisino, senza fissa dimora, è stato così sottoposto a fermo di indiziato di delitto. I militari del NORM di Marsala sono giunti alla sua identificazione partendo dal furto avvenuto in una nota Cantina lilybetana lo scorso 23 agosto, all’interno della quale era stato sottratto diverso materiale informatico.
I carabinieri hanno poi esaminato oltre quaranta ore di registrazioni video acquisite da dieci impianti di video sorveglianza pubblici e privati esistenti nell’area interessata dai furti che presentavano tutti un modus operandi simile. L’ipotesi investigativa dei Carabinieri era che gli stessi fossero stati perpetrati da uno stesso soggetto, visto aggirarsi nei pressi degli obiettivi “visitati”, a bordo di una bicicletta. Le indagini sviluppate in pochi giorni hanno consentito di raccogliere gravi indizi nei confronti del giovane extracomunitario. Nel corso delle operazioni di perquisizione seguite all’individuazione del 27enne, sono stati recuperati computer e smartphone di provenienza furtiva, trovati nella disponibilità del tunisino e restituiti alle vittime. Nei luoghi perquisiti dai Carabinieri sono state anche rinvenute due costose biciclette di dubbia provenienza. Il Pubblico Ministero, sulla scorta degli indizi raccolti a carico del ventisettenne, ha quindi disposto il carcere per il fermato che è stato così accompagnato presso la Casa Circondariale “di San Giuliano. Il GIP ha poi disposto per il ‘ladro seriale’ l’obbligo di dimora a Marsala e di presentazione alla p.g.
