Rissa familiare in una cucina di un ristorante di Balestrate, assolti padre e figlio

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Mentre i clienti stavano cenando ignari nei locali del ristorante, nelle cucine del piano superiore succedeva il finimondo. Urla, litigi e colluttazioni. Eravamo in piena stazione, il 12 luglio del 2018, quando padre e figlio balestratesi si recavano nelle cucine del noto ristorante per l’ennesimo aspro confronto con il titolare dell’esercizio, figlio dell’ottantenne e fratello del 53enne. I due, adesso, sono stati assolti dal tribunale di Palermo per esclusione della punibilità e quindi per tenuità del fatto. Erano finiti sotto processo con l’accusa di minaccia aggravata nei confronti del congiunto e di una rumena con l’utilizzo di un coltello da cucina. Quella sera, nel ristorante di Balestrate, si consumò l’ennesima lite per dissidi familiari e padre e figlio avevano minacciato di morte il loro consanguineo e anche una ragazza rumena che si trovava all’interno dei locali accusandola di essere stata la causa della fine del matrimonio del ristoratore. Le minacce con l’ausilio di un coltello da cucina rinvenuto sul banco di lavoro della cucina.

Nel corso del procedimento penale, la difesa degli imputati, gli avvocati alcamesi Giuseppe e Dario Mannina, è riuscita a dimostrare che si è trattavo esclusivamente di un momento di nervosismo riconducibile ai numerosi dissidi familiari, privo di rilevanza penale. Padre e figlio, secondo la tesi dei legali, sposata dal giudice, non avevano avuto in pratica alcuna intenzione di usare il coltello per davvero fare del male al congiunto e alla ragazza. E’ stato anzi dimostrato che l’arma venne impugnata soltanto per scopo cautelativo e cioè per porre fine alla furibonda colluttazione che si era scatenata e senza che sia stata brandita verso alcuno. Il Giudice del Tribunale di Palermo, Maria Clara Alagna, ha quindi assolto padre e figlio balestratesi.