Alcamo: rischio crollo delle palme

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Rischiano di crollare i tronchi delle palme presenti in diverse zone di Alcamo. si tratta di circa 30 esemplari della specie Phoenix Canariensis, dislocati in diverse aree periferiche ma anche in molti punti centrali della città. L’allarme riguarda il viale Italia, viale Europa, piazza della repubblica, piazza Bagolino, parco suburbano e il villaggio Maria Ausiliatrice, solo per citare alcune delle zone più a rischio. La Regione ha inviato una nota al Comune alcamese per metterlo al corrente del pericolo per l’incolumità pubblica. Il problema reale è che questi tronchi sono già stati privati delle chiome a suo tempo per effetto del terribile punteruolo rosso che ha distrutto molte palme della città. In alcuni casi il Comune ha provveduto a eliminare del tutto il tronco, tagliandolo alla base, in altri invece è stata soltanto eliminata la chioma. Interventi programmati in base ovviamente all’avanzamento dell’attacco del punteruolo rosso che ha permesso, se preso in tempo, di evitare la totale eradicazione della pianta. In tutto sono 30 le piante a cui sono state tagliate le chiome ad Alcamo ma ora la situazione sta degenerando. Come fatto sapere dagli uffici preposti della Regione dell’assessorato all’Agricoltura i fusti delle specie Phoenix Canariensis, col tempo, tendono a svuotarsi dal suo interno e quindi sarebbe questo il motivo del pericolo di crollo. Proprio in quest’ottica il Comune sta già intervenendo facendo ricorso ai “lavori di somma urgenza”. Considerato il pericolo il Settore Servizi tecnici e manutentivi ha provveduto ad indire per le vie brevi una gara d’appalto invitando direttamente le ditte interessante, accorciando così i tempi di espletamento. Nell’arco di pochissimi giorni l’appalto è stato così affidato alla ditta “La Giummara” per un importo di poco inferiore alle 7 mila euro. L’impresa aggiudicataria dovrà provvedere alla rimozione di 30 palme per eseguire il taglio alla base e lo smaltimento del fusto. Il comune ha fatto ricorso ad un decreto legge del 2010 che contempla l’esecuzione dei lavori di somma urgenza che possono essere affidati in forma diretta ad uno o più operatori economici individuati dal responsabile del procedimento o dal tecnico. Alcamo è stata tra le città siciliane più colpite dal punteruolo rosso anche per via dell’enorme patrimonio: delle 370 piante presenti in città molte sono state colpite e dal 2010 il Comune si è interessato alla loro cura attraverso le “Rancho Trap”.Secondo quanto fa sapere l’amministrazione comunale gli interventi effettuati negli anni, costati in un triennio 85 mila euro, hanno permesso di salvare l’84 per cento del patrimonio palmifero, quando nel resto della Sicilia si sono contati 10 mila esemplari morti.