L’indignazione era arrivata sui tg nazionali. Dopo 4 giorni la ‘ grottesca’ verità: “E’ stato il Comune per un equivoco”

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Una situazione che definire assurda potrebbe non bastare. Pare di essere su ‘Scherzi a parte’ ma così, purtroppo non è. A far rimuovere il murale adesivo di Marisa Leo dalla parete interna di porta Garibaldi è stata l’amministrazione comunale. Anzi, come ha spiegato il sindaco Massimo Grillo, le responsabilità sarebbero state di un dipendente comunale che non avrebbe compreso quanto venuto fuori da un apposito incontro. Insomma un equivoco che però è stato comunicato dal primo cittadino marsalese, politico più che navigato, tre giorni dopo l’accaduto. Una vicenda che aveva interessato anche le redazioni nazionali del tg della Rai, dei telegiornali delle reti Mediaset, di Sky TG24. Una situazione che qualcuno ha definito imbarazzante e certamente grottesca.

“Domenica scorsa – ha reso noto il primo cittadino – ci siamo svegliati addolorati, indignati e inquieti nel vedere l’opera in memoria di Marisa Leo svanita dal luogo della sua collocazione. A seguito della richiesta di numerosi cittadini, ho ritenuto di effettuare una verifica. In occasione di un dialogo con alcuni dipendenti comunali – ha spiegato Grillo – erano state ipotizzate varie possibili soluzioni per non entrare in contrasto con la Soprintendenza dei Beni Culturali visto che il murale adesivo era stato collocato sulla parete interna di Porta Garibaldi. Si era condiviso che la soluzione più valida era invitare l’artista a spostare egli stesso l’opera in un altro sito. Avevo in animo, dunque, di prendere contatti a breve con l’artista Fabio Ingrassia per concordare tempi e modi del suo intervento. Purtroppo, però, un dipendente comunale presente a quell’incontro ha inteso che l’opera andava rimossa subito ed ha così dato istruzioni all’azienda Formula Ambiente, che si occupa della raccolta dei rifiuti, di procedere alla rimozione. Sono dispiaciutissimo e assumo la responsabilità dell’accaduto. Formulo inoltre le mie più sentite e sincere scuse alla famiglia di Marisa Leo e a Fabio Ingrassia”.

Dispiaciutissimo per una situazione che ha fatto invece rimanere tutti allibiti. Dopo il trambusto e l’indignazione rimbalzate sulla stampa nazionale, arrivano le spiegazioni del sindaco di Marsala. Un equivoco che da un politico più che navigato come il primo cittadino lilibetano poteva essere affrontato diversamente.