Relazione DIA su mafia, nel partinicese affari con la droga. Vertici, cresce Balestrate

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Una sorta di ‘menzione speciale’ per la mafia di Partinico nella relazione della DIA, relativa al primo semestre del 2022, presentata nei giorni scorsi al parlamento nazionale.  Nei primi sei mesi dello scorso ano, secondo gli investigatori della Direzione Investigativa Antimafia, un po’ dovunque le organizzazioni criminali hanno evidenziato, purtroppo, un buono stato di ‘salute e riescono sempre ad avere un’elevata capacità pervasiva all’interno del tessuto economico, sociale e politico.

Secondo quanto delineato dalla Dia, Partinico mantiene sempre la leadership dell’omonimo mandamento che comprende anche le famiglie mafiose di Borgetto, Trappeto, Balestrate, Giardinello e Montelepre. La ‘menzione speciale’ nella relazione semestrale della DIA riguarda l’inchiesta conclusa il 22 marzo 2022 dai carabinieri di Partinico e che ha consentito di arrestare 11 persone.

Un’indagine che ha messo a fuoco un fiorente mercato di stupefacenti, tra cocaina, hashish e marijuana, gestito proprio da cosa nostra nelle aree urbane delle province di Palermo e Trapani e che aveva, come epicentro, sia Partinico ma anche Balestrate. Era stato Filippo Bisconti, capo del mandamento di Belmonte Mezzagno, arrestato nell’operazione Cupola 2.0 e divenuto collaboratore di giustizia, a parlare di un nuovo capo che avrebbe imposto il suo potere attraverso estorsioni e intimidazioni proprio sul territorio di Balestrate.

Forze nuove in ascesa nella cittadina marinara ma le redini del mandamento mafioso restano a Partinico anche se qui notevoli sono state le operazioni di polizia che hanno indebolito i vertici storici di Cosa Nostra.