Reati, non c’entrano i migranti dei centri. A Castelvetrano comitato sicurezza in prefettura

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Era stato lo stesso sindaco di Castelvetrano, Enzo Alfano, a sollevare la preoccupazione per l’aumento, sul territorio, di episodi di micro-criminalità che, secondo alcune fonti, sarebbero da ricondurre agli ospiti dei centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Per affrontare tali temi si è svolta in Prefettura, a Trapani, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, alla presenza dei vertici delle Forze di polizia, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, del Sindaco del comune di Castelvetrano, nonché del Presidente del Comitato castelvetranese della Croce Rossa Italiana, organizzazione che gestisce la struttura temporanea di accoglienza per minori stranieri sita in contrada Strasatto. Al riguardo, già nel pomeriggio, il Prefetto, per meglio delineare la situazione, ha incontrato i responsabili dei centri di prima e seconda accoglienza presenti a Castelvetrano che hanno unanimemente smentito le ipotesi avanzate dalla stampa locale che aveva addossato rapine, furti e aggressioni ad alcuni migranti.

I gestori dei centri hanno categoricamente smentito che gli autori delle condotte criminose non sono gli ospiti di quelle cooperative in quanto, i minori stranieri sono seguiti da educatori e da operatori che vigilano sul rispetto dei regolamenti dei centri, compresi gli orari di ingresso e di uscita, e che segnalano alle Forze dell’ordine qualsiasi episodio di allontanamento ingiustificato. Sulla base dei dati statistici forniti dai vertici provinciali delle Forze dell’ordine e confermati dal riscontro e dall’analisi effettuata dal Procuratore della Repubblica di Marsala non è emersa alcuna situazione di allarme nel territorio castelvetranese né una significativa recrudescenza di episodi di microcriminalità. E’ stata invece e rilevata una flessione dei reati predatori rispetto allo scorso anno e un’analoga flessione di quelli in materia di stupefacenti. Il tutto con un esiguo numero di denunce. Inoltre, nel corso del vertice in prefettura è stato anche riportato che a seguito dello sgombero e della chiusura dell’ex cementificio, divenuto nel tempo luogo di spaccio, prostituzione e ricettazione, si è registrata una flessione dei reati. Il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico ha così assolutamente escluso, rispetto all’allarme diffuso nei giorni scorsi, che gli episodi registrati fossero riconducibili agli ospiti delle strutture di accoglienza per minori stranieri presenti a Castelvetrano perché alcuni fatti effettivamente accaduti sono stati commessi in un’area circoscritta e ben individuata e compiuti da altri soggetti già individuati dalle forze di polizia. Ciò nonostante, per aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini e per rendere ancora più visibile la presenza dello Stato nel territorio castelvetranese, sono stati intensificati i servizi di prevenzione a carattere generale e di controllo con l’impiego di pattuglie aggiuntive anche in ragione della presenza dei lavoratori stagionali stranieri impegnati nella raccolta delle olive.