Ragazzo aggredito a Marsala, lo soccorre la madre infermiera

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La città di Marsala si interroga e non nasconde le preoccupazioni per l’escalation di violenze nella zona della movida sempre più violenta e selvaggia come raccontano gli episodi che a macchia di leopardo si estendono nelle città italiane. Un giovane aggredito alle spalle a colpi di machete probabilmente perché scambiato per un altro da un gruppo di extracomunitari che prima se le avevano date di santa ragione. Il dolore di una soccorritrice giunta sul posto quando si accorge che ad essere colpito è stato il figlio. Il ragazzo stava  trascorrendo una serata con gli amici, ma si è trovato coinvolto in una rissa per uno scambio di persona. Gruppi di giovani che spesso cercano un pretesto per una rissa, Gruppi di giovani in preda ai fumi dell’alcol e della droga.  Le riunioni nei vari Comuni, l’ultima a Castelvetrano del comitato provinciale per la sicurezza pubblica, fino ad oggi non hanno dato i risultati sperati nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine. L’episodio di Marsala non è un fatto isolato. È solo l’ennesima dimostrazione di un problema che coinvolge non solo la gestione dell’ordine pubblico, ma anche il disagio giovanile e le difficolta dei rapporti tra genitori e figli. Questo è solo uno dei tanti episodi di violenza che da tempo si registrano a Marsala. Ricordiamo l’ aggressione subita da una ragazza di 21 anni lo scorso settembre. E ancora rissa con lancio di bottiglie a ferragosto. Sono seguiti altri episodi e anche ora è arrivata la condanna dell’amministrazione comunale, la solidarietà alla famiglia e l’impegno di fare molto di più per cercar di bloccare questa deriva.