PUDM ad Alcamo, manca tavola e scoppia caos in aula. Prevista triplicazione dei lidi

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Alla ricerca della tavola perduta. Non è un nuovo film della saga di Indiana Jones bensì quanto accaduto al comune di Alcamo dove si ‘è perduta’, si fa per dire, la tavola cinque del nuovo PUDM, il piano di utilizzo del demanio marittimo.

Ad accorgersi della mancanza, ieri sera durante i lavori consiliari, la consigliera comunale Annalisa Guggino che ha fatto ‘ferro e fuoco’ e che, dopo l’esposizione del progettista, ha richiesto e ottenuto la sospensione dei lavori che sono stati così rinviati a giovedì prossimo.

Neanche la terza commissione consiliare si era accorta della mancanza in quanto aveva operato sulle grandi tavole cartacee e non su quelle contenute nel file rivelatosi poi mancante della tavola 5.

Una seduta quindi inutile, quella di ieri sera, convocata per l’esame e l’adozione preliminare del Piano Urbanistico del demanio marittimo. L’incarico per redigere lo strumento che andrà a pianificare l’uso delle spiagge e delle coste era stato affidato all’architetto Roberto Longo durante la scorsa sindacatura.

Ma a cosa serve tale piano? Serve ad affidare al comune di Alcamo la gestione del demanio marittimo regionale ricadente nel territorio comunale. Il litorale alcamese è composto da un tratto completamente sabbioso che si estende per circa sei chilometri e mezzo dalla foce del fiume San Bartolomeo, che confina con Castellammare del Golfo fino alla foce del torrente Calatubo (che delimita il territorio con Balestrate) intervallato da varie foci di piccoli torrenti e da poche aree attrezzate per attività turistico-ricettivo.

Il nuovo PUDM, quello che dovrà essere adottato dal consiglio comunale di Alcamo  in via preliminare,  prevede una suddivisione della costa in 5 aree. Gli stabilimenti balneare, attualmente soltanto cinque, dovrebbero passare a 17. Previste inoltre due aree a servizio di attività di ristorazione, in zona Magazzinazzi, due per lo sport fra Battigia e Tonnara, e una per i cani e gli altri animali di affezione in zona Catene-Canalotto.

Il nuovo PUDM, fra le previsioni, contempla anche di un punto di ristoro a gestione comunale in zona Battigia. Predisposti anche tre punti di ormeggio natanti, uno in zona Magazzinazzi-San Bartolomeo e due fra Canalotto e zona Catene.

Il comune di Alcamo, come altri enti locali, è abbastanza indietro nell’approvazione del nuovo piano del demanio marittimo tant’è che la Regione ha diramato una nota in cui ha anche minacciato il commissariamento per gli enti locali che, entro il 30 aprile, non avessero ancora adottato preliminarmente lo strumento, passaggio che dovrebbe adesso essere effettuato giovedì 4 maggio.