Processione penitenziale ad Alcamo. La statua della Madonna va nella chiesa di San Paolo

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processione penitenziale

La tradizione risale al 1615. Ad Alcamo ogni terza domenica di quaresima, che quest’anno cade il prossimo tre marzo, si celebra un rito religioso: la processione penitenziale, che ha sempre coinvolto migliaia di fedeli. La processione consiste nel trasporto dalla statua di Maria Santissima dei Miracoli, patrona di Alcamo, dalla chiesa Madre a quella dei santi Paolo e Bartolomeo, che si trova nel corso VI Aprile ed è una tra le più famose per il suo barocco.

La chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo edificata sul luogo del soppresso Ospedale degli Incurabili. Pianta a croce latina a tre navate di cui la centrale arricchita da otto colonne di marmo rosso delle cave del Bonifato. L’interno è abbellito da raffinatissimi stucchi barocchi del celebre maestro Vincenzo Messina e del figlio, tra i più belli della Sicilia. Poco meno di 400 metri separano la chiesa Madre da San Paolo e Bartolomeo, durante i quali i fedeli intonano canti e preghiere.

Processione penitenziale ininterrottamente celebrata da 415 anni con un particolare significato: ovvero rivolgersi alla Patrona di Alcamo e Compatroni per chiedere protezione contro epidemie, malattie e calamità. “La statua della Madonna si ferma nella chiesa di San Paolo e Bartolomeo per una settimana – dice lo storico Roberto Calia- durante la quale si svolgono gli esercizi spirituali. Ma i momenti forti delle preghiere sono quelli per invocare l’aiuto divino ad evitare epidemie e altri generi di calamità. Ricordiamo soprattutto la peste che nel 1575 causò la morte di oltre 4 mila alcamesi su una popolazione che sfiorava gli otto mila”. La processione due anni fa non si svolse a causa della pandemia. La statua della Madonna viene portata in processione il 21 giugno, ultimo giorno del festino dedicato alla Patrona della città.