PRG di Alcamo, serve progettista per piano avviato anni fa. 53.000 euro per 2 anni

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Per far si che l’aggiornamento del piano regolatore generale della città di Alcamo non diventi una sorta di tela di Penelope, la giunta Surdi ha deciso di conferire un incarico tecnico ad un progettista. L’apposita variazione di bilancio, votata ieri dal consiglio comunale, prevede un impegno di spesa di 23.000 euro per l’anno in corso e di 30.000 per il 2024. La vicenda ha causato un po’ di burrasca durante i lavori consiliari. A sollevarla la consigliera Annalisa Guggino che ha sostenuto come la variazione fosse quasi nascosta fra le pieghe di una vasta ed articolata rimodulazione dello strumento finanziario.

La discussione si è accesa ancor di più quando la stessa esponente di CentrAli ha accusato la giunta di mancanza di trasparenza in quanto, fra una marea di carte e tabelle allegata alla manovrina, non c’erano traccia dei 53.000 euro da utilizzare per la redazione del nuovo PRG. A parte polemiche, prese di posizione, attacchi politici e conseguenti difese, la cosa che quasi sorprende riguarda le varie risposte che, nel corso degli anni di questa amministrazione, insediatasi nel 2016, gli assessori della giunta Surdi hanno fornito alle varie interrogazioni. A specifiche domande era stato sempre risposto che per il nuovo PRG bastava la consulenza del centro studi universitario, il lavoro dei tecnici comunali e la supervisione dell’ingegnere Trombino.  Dopo sette anni è stata palesata la necessità di affidare un incarico per evitare che la pianificazione urbanistica di Alcamo termini in un vicolo cieco

.  Uno degli ultimi atti del consiglio comunale precedente, che come maggioranza aveva sempre le forze politiche che tuttora amministrano, fu una mozione di indirizzo con cui si invitava la giunta ad abbandonare la strada del 0iano regolatore generale e intraprendere, invece, quella del PUG, un nuovo e più agile strumento urbanistico varato da una recente legge regionale. Con il secondo mandato, apertosi a fine 2021, le forze politiche e la giunta hanno fatto dietrofront per puntare nuovamente sul PRG. Ed ora, dopo che lo strumento è scaduto da anni, spunta la necessità di assegnare l’incarico ad un progettista.