Presunta corruzione al commissariato di Partinico, 7 assolti anche un alcamese

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L’inchiesta risale al 2017 in seguito a una serie di esposti anonimi. L’unico condannato col patteggiamento, a 4 anni, è stato quello che è ritenuto il principale indagato dell’inchiesta, Pietro Tocco, assistente capo, 59 anni, di Camporeale residente ad Alcamo ormai in pensione, accusato di corruzione, abuso d’ufficio e peculato, che aveva patteggiato a 4 anni di reclusione. L’indagine ruotava attorno alla sua figura, con presunti favori in cambio di denaro, il presunto facile rilascio di documenti e certificazioni, l’insabbiamento di due denunce. Tocco confessò di cercare denaro per problemi legati alla ludopatia. Assolti tutti e 7 gli imputati processati con rito ordinario.  La vicenda ruota attorno al presunto scandalo della corruzione al commissariato di polizia di Partinico, Sono stati assolti l’assistente capo di polizia Giovanni Vitale, di Alcamo, l’agente Vincenzo Manto, di Partinico, l’ispettore capo di polizia Gaspare Antonio Di Giorgi di San Cipirello, e l’assistente capo di polizia Vincenzo Manzella di Partinico, per il quale era stata sollecitata dal pm l’assoluzione dalle accuse di abuso d’ufficio, abuso di potere e favoreggiamento personale e reale. Assolte anche le tre guardie giurate Salvatore Davì e Daniele Di Maggio di Partinico e Marcello De Luca di Borgetto.