Pregiato corallo nero nei fondali di Marettimo. Lo scopre il biologo palermitano Chimienti

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Marettimo, l’isola più lontana delle Egadi, fulcro di tesori nascosti sui fondali. È stato trovato a oltre 60 metri di profondità il corallo nero, tesoro di inestimabile valore che predilige fondali poco luminosi e profondi. A scoprirlo Giovanni Chimienti, zoologo e biologo marino, il quale ha raccontato le sue spedizioni in un documentario intitolato “Il bianco nel blu”, diretto da Igor D’India e presentato sull’isola dolomitica egusea. Chimienti, supportato dalla Sea Beyond del Gruppo Prada che da anni lavora sul progetto in collaborazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO, ha ricevuto il sostegno per compiere tali studi con il team ROV, con veicoli filo guidati spinti fino a una profondità di 600 metri sott’acqua.

Il ricercatore e il suo team, composto da scienziati e tecnici, hanno lavorato a stretto contatto con i pescatori di Marettimo al fine di trasmettere un messaggio importante: la fauna egusea ha maggior valore da viva e le pratiche di pesca più dannose, come i palangari che entrano a contatto con i fondali, vanno abbandonate per tutelarla. Più spedizioni, talvolta compromesse dalle perturbazioni, hanno portato alla scoperta di tantissime colonie di corallo nero. “I subacquei hanno trovato la prima piccola colonia di corallo nero di Marettimo, un esemplare di corallo ancora giovane e immaturo”, ha spiegato Chimienti. Sette mesi dopo, il biologo è tornato a Marettimo con l’obiettivo di proseguire le ricerche, scoprendo qualcosa di straordinario: “Una vera e propria foresta di corallo nero estesa, grandissima, il bianco che spicca nel blu”. Nell’ambito del progetto Sea Beyond, in collaborazione con Valentina Lovat – esperta di ocean literacy IOC/UNESCO –, il biologo ha coinvolto i giovani del posto in un’esperienza educativa riguardo l’oceano per trasmettere la preziosità e l’importanza dell’ecosistema di Marettimo.

“Vorrei che gli abitanti del luogo sentissero che la scoperta non è solo la mia, è anche e soprattutto la loro. Così come loro è il patrimonio ambientale da tutelare”, ha spiegato Chimienti. Sea Beyond ha portato l’ocean literacy in ben 20 scuole internazionali, e i ragazzi ne sono entusiasti. L’impegno di Sea Beyond è quello di sensibilizzare i giovani a tutelare il patrimonio ambientale e ad assumere comportamenti consapevoli.