Porto di Marinella di Selinunte, dragaggio dei fondali non completato. M5S al fianco dei pescatori

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“Lavori a rilento da mesi e imbarcazioni bloccate perché il dragaggio dei fondali non è stato ancora completato: una situazione inaccettabile al porto di Marinella di Selinunte, con i pescatori che protestano per i gravi disagi economici che sono costretti a subire. Ogni eventuale responsabilità sui ritardi nei lavori svolti dalla ditta incaricata dalla Regione va chiarita e per questo porteremo il caso all’Assemblea regionale siciliana”. Lo dichiarano i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars che hanno chiesto un incontro urgente nelle commissioni, la III (Attività produttive) insieme alla IV (Territorio, ambiente e mobilità). Dieci giorni fa il deputato dello stesso movimento, Nuccio Di Paola, aveva già presentato, dieci giorni fa, un’interrogazione urgente all’Ars per chiedere chiarimenti al governo sul reale stato dei lavori al porto di Marinella di Selinunte e sui tempi di ultimazione.

“Il problema si potrà risolvere – dicono i deputati pentastellati – solo quando i fondali del porto saranno liberati dalla sabbia e dalla Posidonia che si sono depositate, così da permettere alla marina locale di ricominciare a svolgere le proprie attività all’interno di quella porzione di porto ancora fruibile, in attesa di ultimare tutti i lavori previsti nella struttura. La Regione ha il dovere di vigilare sull’esecuzione delle opere e sul rispetto dei tempi e per fare il punto della situazione abbiamo chiesto di sentire, oltre agli assessori regionali Scilla e Falcone, anche i responsabili dei dipartimenti interessati, Pulizzi per la Pesca mediterranea e Bellomo per le Infrastrutture, oltre al sindaco di Castelvetrano, Alfano e ad alcuni rappresentanti dei pescatori che hanno avviato la protesta”.

Sulla vicenda è intervenuto lo stesso primo cittadino di Castelvetrano, Enzo Alfano, anche lui esponente dei 5 Stelle:  “L’ennesima protesta dei nostri pescatori – ha detto – non può rimanere inascoltata. Il porto è ancora bloccato dalla posidonia e da un continuo insabbiamento portati dalle correnti marine, non permettendo di fatto ai pescatori di andare agevolmente per mare alla ricerca di un giusto compenso alle loro fatiche per potere mantenere le loro famiglie. È un problema ultra trentennale che non è stato mai affrontato in maniera netta e decisiva e che ha provocato dispendio di enormi risorse finanziarie pubbliche. Abbiamo chiesto anche un incontro col governo regionale per prendere consapevolezza della reale, preoccupante situazione – ha concluso Alfano – e per chiedere un vero progetto risolutivo che dia prospettive alla nostra comunità marinara”.