“Nessuna ruspa e nessun operaio toccheranno quel muro di cinta senza l’accordo fra le parti. Si tratterebbe di violazione di proprietà”. Così, nel dicembre del 2019 aveva tuonato il commissario straordinario dell’IPAB Pastore, Vito Giuliana, dopo aver saputo, dagli organi di stampa, che la una grande opera pubblica dello IACP di Trapani, fra l’altro ancora totalmente al palo, avrebbe riguardato anche un terreno di proprietà dell’Opera Pia.
La spinosa vicenda, dopo una lunga serie di polemiche, di accordi e relativi dietrofront, di accuse partite dal consiglio comunale, è arrivata finalmente in porto dopo oltre 20 mesi. Ieri mattina, al palazzo di città, il sindaco Domenico Surdi e il commissario dell’Ipab, il partinicese Vito Giuliana, hanno firmato il rogito che prevede il passaggio di proprietà del terreno, una parte di una ex regia trazzera, dall’istituto di pubblica assistenza al comune di Alcamo.
L’atto, predisposto dal segretario generale comunale, Vito Bonanno, prevede un esborso, a carico delle casse comunali, di 53.790. “Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto. – ha detto il sindaco di Alcamo – Nell’area di Corso Generale dei Medici appena acquisita al patrimonio del Comune saranno realizzati un giardino ed un parcheggio nell’ambito del progetto dello IACP già finanziato dalla Regione”. “Con la sottoscrizione del rogito –ha invece spiegato Vito Giuliana – si conclude l’annosa vicenda che ha coinvolto l’Ipab Opere Pie Riunite Pastore San Pietro e il Comune di Alcamo.
Abbiamo accettato la richiesta di vendita in quanto l’area sarà utilizzata per pubblica fruizione. Il ricavato – ha aggiunto il commissario IPAB – sarà destinato alla valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Ipab alla ristrutturazione dell’ala sud del Palazzo Barone. È già in cantiere il rifacimento dei prospetti dello storico palazzo – ha concluso Giuliana – che sarà riportato agli antichi splendori”.