Pietro Maria Fragnelli è il nuovo vescovo

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A mezzogiorno in punto l’Amministratore Apostolico Alessandro Plotti lo ha comunicato al clero, riunito in assemblea presso il Seminario Vescovile: il Santo Padre Francesco ha nominato Pietro Maria Fragnelli, 61 anni, vescovo di Trapani. “E’ una grande gioia – ha detto mons. Plotti – La nomina di mons. Fragnelli è una benedizione dello Spirito. Lo Spirito ci ha donato un nuovo vescovo per ridare fiducia e sostegno alla Chiesa di Trapani. Il nuovo vescovo è un uomo disponibile che ha molto a cuore le relazioni umane oltre ad avere una grande esperienza pastorale che lo aiuterà a portare avanti il suo servizio in questa Diocesi in maniera efficace”. Fragnelli, nato a Crispiano nella diocesi di Taranto, è stato ordinato vescovo il 29 Marzo del 2003 e fino ad oggi ha prestato il suo servizio episcopale nella diocesi di Castellaneta. “È gioia pensare che il Vescovo di Roma, papa Francesco a cui va la mia sincera gratitudine, dà fiducia alle persone e prolunga i suoi gesti sorprendenti provocandoci alla cultura dell’incontro e invitandoci a ripensare le realtà sociali ed ecclesiali del Sud anche come ponte interregionale di cultura e di fede. – afferma il vescovo nel suo messaggio alla Diocesi di Trapani – Ricevo l’eco fiduciosa della vostra fede, antica e giovane insieme, che vuole contagiare con la speranza cristiana tutto il territorio”. Fragnelli, attualmente membro della Commissione per la famiglia e vita della CEI, rivolge il suo saluto chiedendo preghiera e invitando a camminare insieme: “Voglio salutare con particolare affetto quanti sono nella sofferenza fisica o spirituale – afferma – Saluto con rispetto le Autorità civili e militari, e tutti gli operatori dello sviluppo nelle attività del mare e dell’agricoltura, del turismo e della ricerca innovativa, dei beni culturali e dei beni ambientali. Desidero mandare un saluto speciale a voi che siete o operate nelle carceri e negli ospedali, nei tribunali e nelle periferie della Città e dei Comuni”. Infine si rivolge ai fedeli della sua nuova chiesa: “Carissimi, vengo con la piena consapevolezza delle mie povertà e delle mie debolezze. Ma vengo per amarvi e – ne sono certo – per essere amato.. A tutti chiedo una preghiera costante per me… So che già pregate da tempo per il nuovo Pastore della diocesi trapanese e per il cammino che il Signore vorrà farci fare insieme… Il mio fraterno e grato saluto all’Amministratore Apostolico Mons. Alessandro Flotti e al Vescovo emerito Mons. Francesco Miccichè”. La nomina del nuovo vescovo arriva in un periodo delicatissimo per la diocesi Trapani, finita nell’occhio del ciclone a causa dello scandalo provocato da don Ninni Treppiedi che, già sospeso a divinis, è recentemente stato colpito dalla Santa sede dal divieto di esercitare il sacro ministero e di usare l’abito ecclesiastico per cinque anni, di dimorare all’interno Diocesi per lo stesso periodo, di esercitare il sacro ministero nel territorio della Diocesi di Trapani “ad indefinitum tempus” e l’obbligo di risarcire la parrocchia “San Silvestro Papa” di Calatafimi. Ma la storia degli ammanchi milionari alla Curia di Trapani non si è fermata qui: il sacerdote da qualche settimana collabora con gli inquirenti con sorprendenti rivelazioni e proprio ieri ha ribadito al giudice le sue accuse nei confronti del senatore del Pdl Antonino D’Alì, sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa. E c’è grande attesa per la prossima udienza, fissata per lunedì 30 settembre, quando, dopo le repliche delle parti, il gup Francolini emetterà la sentenza.