Piccolo ‘miracolo’ di Don Bosco, famiglia dall’Ucraina ospitata dai cooperatori di Alcamo (VIDEO)

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Un piccolo miracolo, riuscito grazie certamente l’intercessione di San Giovanni Bosco. Sarà stato certamente lui a fare intrecciare i fili della storia nel migliore dei modi. Tutti gli incastri al posto giusto. L’appello disperato era partito da una giovane donna ucraina che, circa 25 anni fa, ancora ragazzina, era stata ospitata più volte ad Alcamo, da una famiglia di cooperatori salesiani, Franco e Melina Parrino, durante la crisi causata dalla centrale nucleare di Chernobyl. Assieme alla sua famiglia ha adesso chiesto aiuto per lasciare Kiev. Dopo alcuni giorni il gruppo ‘Don Bosco 2000’ dell’ispettoria siciliana ha contattato i salesiani della Polonia. Il resto lo ha fatto un giovane volontario di Torino, in territorio polacco proprio per aiutare i profughi, che ha composto definitivamente il puzzle.

La ragazza trentaseienne, laureata in economia, si è messa su di una vecchia auto con il piccolo figlio, i genitori, un gatto e un cagnolino. Per fare circa 700 chilometri hanno impiegato quattro giorni fra una paio di guasti al mezzo, gli allarmi bombardamento e i controlli ai posti di blocco. Quindi sono arrivati in Polonia. In territorio polacco si sono fermati una decina di giorni mentre il marito della ragazza e padre del piccolo è rimasto in Ucraina a combattere. Una bella storia concretizzatasi grazie a un vero esempio di ‘chiesa fuori le mura’. Dalla Polonia i quattro profughi sono arrivati in Sicilia con lo stesso pullman che dall’isola aveva raggiunto la terra polacca pieno di medicinali. I cooperatori salesiani alcamesi sono andati a prenderli appena sbarcati dal traghetto, a Messina.