PETROSINO (TP) – Torna prepotentemente a farsi avanti il progetto di installazione della distilleria Bertolino in provincia di Trapani. Dopo le enormi polemiche che hanno accompagnato la possibile installazione dell’industria insalubre di prima classe in territorio di Mazara del Vallo ora invece si parla di un’allocazione in territorio di Petrosino, nell’hinterland marsalese. Pare che sia in atto una possibile allocazione nei terreni che ospitarono gli impianti dell’oramai dismessa Trapas, industria anch’essa di distillazione. Dunque per la Bertolino si tratterebbe della naturale collocazione e avrebbe la strada spianata, o quasi. Al momento non c’è nulla di ufficiale ma pare che ci sia un forte interessamento della Bertolino alle strutture dell’ex Trapas. Alcuni dicono che sia stata già acquistata dall’azienda che qualche tempo fa aveva tentato di approdare a Mazara. Altri dicono che ci sia stato soltanto l’accordo tra il curatore fallimentare dell’ex Trapas e la Bertolino. Quest’ultima, secondo indiscrezioni, in un primo momento avrebbe presentato un progetto di riattivazione delle strutture dell’ex Trapas troppo espansivo. Adesso, per raggiungere l’accordo, pare sia stato previsto un utilizzo inferiore dell’area. A Mazara il progetto, dopo una serie interminabile di tira e molla e di polemiche infuocate, svanì. Quindi per la combattiva industriale si torna alla carica nel tentativo di potenziare ulteriormente il suo fatturato. Ma c’è da giurare che l’eventuale installazione della Bertolino non avrà neanche nel territorio petrosileno vita facile. L’industria infatti si porta dietro un nome scomodo, conosciuto per le continue battaglie giudiziarie a Partinico dove addirittura fu chiusa per un periodo dalla procura per presunte irregolarità. Anni ancora addietro la Bertolino venne anche condannata, con sentenza definitiva, per inquinamento ambientale sul territorio partinicese. Una figura controversa quella dell’industria perché vi è l’eterna lotta tra diritto all’impresa e diritto a vivere in un ambiente salubre. Difficile capire anche quali sono le reali intenzioni dell’imprenditrice Antonina Bertolino. Infatti a Partinico si è aperto il dibattito su una sua eventuale delocalizzazione in una zona della città all’estrema periferia, con tanto di accordo firmato con il Comune. Ma si è ancora nella fase progettuale, di concreto non c’è nulla. Ora si andrà alle elezioni e se l’attuale amministrazione non dovesse essere confermata difficilmente chi si insedierà dopo non stopperà tutto. Infatti vi è il timore che il nuovo progetto di delocalizzazione nasconda la possibilità che l’industria voglia realizzare un inceneritore. L’eterna querelle, quindi, sembra essere decisamente destinata a trascinarsi ancora.