Partinico-Videosorveglianza mai in funzione, tra degrado e furti

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PARTINICO. Collaudate due anni fa, pronte per essere accese. Poi spunto un problema di privacy e fu necessario ritoccare il regolamento. Sembrava l’ultimo ostacolo e invece niente. Ancora restano spente le 34 telecamere di videosorveglianza installate in diverse zone della città. Dovevano servire per contrastare l’abbandono dei rifiuti ed eventuali raid criminali, per salvaguardare i beni pubblici: invece ad oggi non un solo giorno sono mai entrati in funzione questi occhi elettronici. Oggi si scopre che non solo non sono mai entrate in funzione ma 14 di esse addirittura risultano guaste e persino 2 oggetto di furto. Un progetto da 350 mila euro, finanziato dal ministero dell’Interno, che rischia di andare in fumo. Soldi pubblici buttati all’aria. La questione si è affrontata nel corso della I commissione consiliare dove è stata sentita in audizione la comandante della Polizia municipale, Antonella Indelicato. Dalla sua relazione si evince lo stato di degrado in cui versa l’impianto.

L’impianto venne collaudato due anni e quindi testato, perfettamente funzionante. Le immagini degli occhi elettronici potranno essere usate per il contrasto alla criminalità, vandalismo, per la tutela degli immobili comunali, per il contrasto all’abbandono di rifiuti e per altri reati a tutela dell’ambiente, ma anche per scopi di protezione civile e per casi di eventuali grandi eventi in città da monitorare. Le immagini delle 34 telecamere verrebbero raccolte in una sala operativa presso la polizia municipale. Le postazioni sono state allestite presso l’ex Arena Lo Baido, in piazza Duomo, corso dei Mille, nelle ville storiche ed ancora nei siti in cui insistono beni culturali di pregio e obiettivi sensibili: la sede della Polizia municipale, piazza Duomo, via Kennedy, viale della Regione (angolo via Torricelli), via Francesco Crispi, piazza Vittorio Emanuele e piazza del Progresso; altre postazioni sono state allestite a presidio di beni monumentali come Palazzo Ram e la Cantina Borbonica; telecamere piazzate anche in beni comunali strategici come la zona dello stadio “La Franca”, i serbatoi idrici di Colle Cesarò, la sede centrale del palazzo municipale ed il cimitero.

Senza dubbio le altre 20 telecamere saranno attivate a breve – sottolinea l’assessore alla Polizia municipale Giovanni Pantaleo -. Già è stata acquistata la segnaletica necessaria per potere accendere l’impianto. Le altre 14 telecamere saranno rimesse in funzione utilizzando i fondi vincolati per gli introiti derivanti dalle multe dei vigili urbani”.