Sì al dilazionamento dell’ultima rata della Tarsu, la tariffa sui rifiuti solidi urbani. Il consiglio comunale di Partinico alla fine si è pronunciato in questa direzione dopo la grande mobilitazione di lunedì scorso che ha portato al municipio centinaia di contribuenti inferociti per gli aumenti dell’imposta esorbitanti, che quest’anno si sono impennati del 30 per cento all’incirca. Il civico consesso ha approvato all’unanimità di trasportare il saldo dell’imposta al 30 di aprile. Si dovranno invece pagare il più in fretta possibile (scadenza ieri) i 30 centesimi a metro quadro che sono la parte di tributo imposto dallo Stato a partire da quest’anno. “I cittadini – specifica la consigliera comunale Eleonora Rappa – potranno pagare la rata a saldo della Tarsu che spetta al Comune entro il 30 aprile senza interessi di mora e sanzioni. Resta invariata al 28 febbraio la scadenza del pagamento della quota che spetta allo Stato. Questo in sintesi é il contenuto dell’ atto di indirizzo votato in consiglio comunale”. Soddisfazione viene espressa da tutto l’assise: “Un piccolo gesto di vicinanza alla cittadinanza – dice Mauro Lo Baido -. Speriamo di fare ancora meglio la prossima volta”. “La grande mobilitazione dei cittadini – aggiunge valentina Speciale -ha dimostrato che per ottenere delle risposte da questa amministrazione è necessario metterla alle strette: in fondo la stessa proposta fatta oggi era già stata fatta a settembre dalla minoranza ed aveva trovato un secco no da parte dell’amministrazione. Oggi si è ottenuto un risultato che, anche se minimo confrontato ai disservizi che i cittadini vivono, è pur sempre un risultato”. “Possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti – rilancia Totò Rappa – in quanto in meno di una settimana sono stati organizzati un’assemblea cittadina e un consiglio straordinario che hanno consentito di ottenere la proroga del pagamento del saldo, dando un piccolo segnale di disponibilità ai cittadini”. L’aumento sulle bollette, deciso dall’amministrazione comunale con il sostegno della maggioranza consiliare, è del 28,35 per cento maggiorato dei 30 centesimi a metro quadro di tariffa imposta dallo Stato. Spulciando le voci singole del costo del servizio si leggono servizi non effettuati, come la “raccolta differenziata” o il “lavaggio dei cassonetti”. Il sindaco Salvo Lo Biundo si è sempre difeso sostenendo di avere fatto il possibile per evitare salassi sulle spalle dei cittadini: “Grazie all’applicazione del regime Tarsu al posto di quello Tares, per il 2013 si è evitato di caricare 500 mila euro di tassa sui rifiuti – precisa -. La maggior parte del costo di copertura totale del servizio verrà garantito con altre fiscalità dell’ente”. Le tariffe oscillano tra i 3,74 euro a metro quadro per le abitazioni ai 15,46 euro per fiorai e ortofrutta. Recentemente il Movimento 5 Stelle ha fatto partire una segnalazione anche alle associazioni dei consumatori per verificare l’ipotesi di portare avanti una class action contro il Comune in merito all’aumento dell’imposta. E’ stato evidenziato che molte delle condizioni previste nel regolamento comunale per la gestione della tassa sui rifiuti solidi urbani non sono state osservate.
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