Colpo di scena in consiglio comunale ieri sera a Partinico: prima che si aprissero i lavori il presidente del consiglio Gioacchino Albiolo legge uno scarno documento in cui comunica che il consigliere Pino Lo Baido si dimette dall’incarico. Salta quindi la riunione dell’assise, come recita la legge in materia, perché l’organismo è incompleto in tutti i suoi organi. Lo Baido ha deciso di lasciare perché chiamato dal sindaco Salvo Lo Biundo a ricoprire l’incarico di assessore. Per lui si tratta praticamente di un ruolo a tempo: infatti resterà in carica praticamente appena un mese, quando si apriranno le urne per eleggere il rinnovo dell’amministrazione e del civico consesso. “C’è pochissimo tempo a disposizione – sostiene Lo Baido – per cui mi adopererò per dare continuità alla progettualità portata sino ad ora avanti dall’amministrazione, con coerenza”. A lui il primo cittadino ha assegnato le deleghe che erano state ricoperte dal dimissionario Sergio Bonnì: quindi Sport, Turismo, Spettacolo e Pubblica istruzione. Questa mossa del sindaco ha fatto andare su tutte le furie le forze di opposizione che proprio nei giorni scorsi avevano votato in commissione consiliare l’ok alla diminuzione al minimo delle aliquote Imu per la prima e la seconda casa, e all’abbattimento dell’aliquota Irpef. Un via libera che era arrivato nel contesto di un scontro tutto interno agli uffici comunali: da una parte l’ufficio Tributi che aveva rilasciato parere favorevole per dare vita a questa manovra, dall’altra l’ufficio Economico-Finanziario che invece ha sostenuto l’esatto opposto, precisando come le minori entrate previste non garantirebbero l’adeguata copertura finanziaria all’ente. “E’ stata messa in atto l’ennesima vergogna da parte di questa amministrazione – attacca il consigliere Santino Aiello, tra i componenti che in commissione avevano votato favorevolmente l’abbattimento di Imu e Irpef -. E’ chiaro che è stata una mossa per evitare che il consiglio comunale potesse riunirsi e affrontare la questione. Siamo di fronte ad un chiaro tentativo di far morire la proposta per fare in modo che non si dia merito all’opposizione per il lavoro portato avanti. Lo Baido avrebbe potuto rimanere in carica come consigliere e ricoprendo il doppio incarico ed evitando quindi che l’assise venisse sciolta”. “Con questo giochetto – aggiunge il consigliere del Pd Renzo Di Trapani – si decreta la fine delle attività consiliari. I cittadini di Partinico, pertanto, continueranno a pagare il massimo
sia per l’Imu che per l’Irpef”. La smentita è di rigore ed arriva direttamente da Lo Baido: “Non c’è alcuna mossa politica strategica, semplicemente non me la sentivo di ricoprire un doppio incarico e quindi ho preso questa decisione nel rispetto dei cittadini che mi hanno votato a cui ho il dovere di dare il massimo in termini di energie da spendere”. Alla prossima convocazione del consiglio si dovrà prima di tutto procedere alla surroga per andare avanti nei lavori: al posto di Lo Baido subentrerà Enzo Zerillo, primo dei non eletti in lista con 61 voti.