Partinico, incontro con il movimento antiracket

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    Quaranta imprenditori di Partinico pronti ad aderire alla campagna di consumo critico di Addio Pizzo. Dopo il volantinaggio contro il racket promosso a Partinico durante la settimana di Pasqua da Enrico Colajanni dell’associazione Libero Futuro e Daniele Marannaro del movimento Addio Pizzo, assieme ad un gruppo di imprenditori locali, il fronte dell’antimafia civile della cittadina si rafforza ed è pronto a lanciare un’offensiva antiracket nel territorio, al fianco delle due associazioni.

    Ieri presso il palazzo di Città si è infatti tenuto un incontro promosso dal Primo Cittadino Salvo Lo Biundo e i due rappresentanti delle associazioni Addio Pizzo e Libero Futuro, rispettivamente Daniele Marannaro ed Enrico Colaianni, che hanno già riunito un primo nucleo di imprenditori antiracket nel territorio.

    Nel corso della riunione sono stati messi a fuoco i passi necessari in vista della costituzione di una associazione antiracket a Partinico e dell’avvio di una forte campagna di sensibilizzazione sul tema. I rappresentanti delle organizzazioni di categoria di artigiani e commercianti partinicesi si sono già detti pronti a fornire 40 adesioni alla campagna di consumo critico che verrà preparata attraverso una consulta antiracket che servirà da cabina di regia per tutte le iniziative che verranno promosse.

    “A Partinico l’impresa sana sta facendo la sua parte fino in fondo – sottolinea il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo. Il codice etico voluto dalle associazioni di categoria è stato adottato prima di tutti dal consorzio di artigiani locali Cosar, successivamente anche la società Policentro che ha avviato i lavori per la costruzione di un centro commerciale polivalente, sulla stessa scia, anche su nostro input, ha sottoscritto un codice di autoregolamentazione antimafia fra i più avanzati d’Italia che prevede l’esclusione automatica dei soci anche per una semplice frequentazione in odor di mafia. Abbiamo intenzione di continuare a dare segnali forti alla cittadinanza- continua il Sindaco di Partinico – assegneremo la casa di via Foscolo confiscata al boss mafioso Vito Vitale a questa costituenda consulta antiracket che utilizzerà questo bene tolto a cosa nostra come sede per programmare le proprie attività. Infine- conclude il sindaco- l’amministrazione si farà promotrice diretta assieme a scuole, chiesa locale e società civile per allargare le adesioni a questa campagna di civiltà a tutti coloro che liberamente vorranno dare un contributo”.