Partinico, il vescovo: “La mafia è un cancro”

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“La mafia un cancro da cui dobbiamo liberarci”: ha esordito così durante la sua prima visita patorale a Partinico il neoarcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, non smentendo così la sua fama di prelato antimafia, uno di quelli che non si è mai sottratto a pronunciare anatemi contro Cosa nostra. Per la città ma anche per l’intero comprensorio è stata una grande festa: ad accogliere il vescovo le autorità civili e istituzionali, con sindaci e assessori in testa dei vari Comuni del partinicese, ma anche le scolaresche e l’intero mondo del volontariato e dell’associazionismo. Proprio loro hanno accolto l’alto prelato al Palazzo dei Carmelitani intonando delle canzoni di benvenuto. Poi il corteo dei sacerdoti che dallo storico Palazzo si è snodato sino alla vicina chiesa Madre dove Monsignor Pennisi ha senza mezzi termini parlato nel corso dell’omelia di una pervasiva presenza della mafia.

La confraternita della Madonna del Ponte ha donato all’arcivescovo un’icona in argento della patrona di Partinico. Un segno di vicinanza della comunità le cui esigenze sono state subite sentite e raccolte dallo stesso Pennisi. Dopo il capitolo mafia, infatti, l’arcivescovo ha toccato i temi di tutte le altre emergenze sociali del territorio.