Partinico-Aggressione brutale all’ospedale, chiesta più sicurezza

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Più sicurezza nei luoghi di lavoro anche nell’ambito del settore sanitario. A chiederlo con forza è il Nursind che questa mattina ha voluto prendere posizione rispetto alla terribile aggressione che si è consumata sabato notte al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Partinico dove un infermiere è stato picchiato selvaggiamente ed ha riportato gravissime lesioni. Non è in pericolo di vita ma dovrà ricorrere all’intervento chirurgico per la rottura dell’osso temporale e la frattura scomposta dello zigomo. “Mi auguro che assieme alle aziende sanitarie – afferma Francesco Frittitta, segretario regionale del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche – si possa iniziare un percorso per garantire più sicurezza nei posti di lavoro, a cominciare dal pronto soccorso fino a quei luoghi dove spesso si pensa che non possa capitare nulla. L’agguato purtroppo è sempre possibile”. Il pestaggio è avvenuto ad opera di David Giambrone, 36 anni, pregiudicato di Borgetto, arrestato con l’accusa di “lesioni gravissime”. Le lesioni all’infermiere di Alcamo di 46 anni sono state causate da una scarica di pugni che Giambrone gli ha riservato. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il 36enne si è recato in ospedale accusando problemi cardiologici. Dopo gli esami di routine, che hanno escluso patologie, Giambrone è stato invitato ad aspettare il tempo necessario a ripetere gli esami, così come previsto dai protocolli. Approfittando della momentanea assenza del personale di vigilanza, impegnato nella sala rossa del triage, ha aggredito con inaudita violenza l’infermiere colpendolo ripetutamente al volto. Solo l’intervento dei colleghi e del personale di vigilanza ha messo fine alla brutale aggressione. “Questa brutta vicenda – aggiunge Frittitta – non deve passare solo come l’ennesima aggressione. Si tratta di un vero e proprio attacco alla nostra professione, quella infermieristica, da anni senza tutela protettiva da simili episodi”. “È stata un’aggressione brutale e vile, figlia di una violenza bestiale che sarà perseguita in tutte le sedi competenti – ha commentato il direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonio Candela -. Siamo vicini al nostro dipendente e siamo vicini ai suoi familiari, così come a tutti coloro i quali lavorano nei pronto soccorso. Condanniamo con fermezza la brutale aggressione e saremo vicini al nostro infermiere sostenendolo e supportandolo nel percorso di guarigione ed affiancandolo in tutte le azioni nelle sedi competenti”.