Una serra artigianale, al cui interno erano coltivate, in vasi di plastica, 425 piante di cannabis, di altezza varia, con tanto di impianto di illuminazione artificiale allacciato abusivamente: è stata scoperta a Partinico dai carabinieri del locale Comando Stazione, i quali hanno arrestato in flagranza, con l’accusa di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica, Alessandro Lo Cacciato 34enne residente a Partinico. I militari dell’Arma hanno rinvenuto la coltivazione nel corso di una perquisizione eseguita nelle pertinenze di un edificio utilizzato dal giovane, alimentato tramite collegamento abusivo alla rete elettrica pubblica. La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro per eseguire le analisi di laboratorio, mentre Lo Cacciato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Per i medesimi reati è stato deferito in stato di libertà il proprietario dell’immobile, M.g. 64enne residente a Partinico. Solo ieri, in un’abitazione di Partinico di proprietà di un anziano incensurato erano state trovate circa 100 piante di canapa indiana in stato vegetativo alte circa 170 centimetri. In quel caso ad operare sono stati i finanzieri della locale compagnia che hanno perquisito l’immobile e l’area rurale circostante dove era stata allestita la serra. Anche ieri il proprietario dell’immobile è finito ai domiciliari con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica, mentre la consorte è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per il concorso nel reato di furto aggravato di energia elettrica. Partinico si conferma quindi, ancora una volta, roccaforte per le coltivazioni di droga: solo nel corso 2016 dieci le piantagioni di marijuana scoperte dai carabinieri, di cui molte realizzate indoor, al riparo da occhi indiscreti e con l’obiettivo di sfuggire alle frequenti operazioni di controllo delle forze dell’ordine.