Parco sub-urbano anche con liquami fognari. Dal comune di Alcamo nessuna notizia

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Una soluzione a breve termine con la gestione diretta del Comune e una nel medio periodo con la pubblicazione del nuovo avviso per affidarne la gestione. Delle due, dopo circa 7 mesi dall’annuncio de sindaco di Alcamo Domenico Surdi, né l’una e né l’altra. Il parco sub-urbano di piazza Bagolino era ed è sempre chiuso. I cancelli sono sprangati, anche se poi le incursioni avvengono sistematicamente, dalla fine del mese di ottobre, quando la Laurus, l’associazione che aveva fatti rivivere l’area dopo averla ottenuto in concessione nel 2014, decise di non prolungare il suo impegno a causa della scadenza della convenzione con il comune di Alcamo. Un accordo sul quale mai c’è stata una proposta di rinnovo da parte della giunta Surdi.

Fra l’altro all’interno del parco diventavano sempre più evidenti i problemi legati alla messa in sicurezza. In sette mesi di chiusura e di quasi totale abbandono, il polmone verde che sorge sotto ai bastioni di Piazza Bagolino è stato completamente investito dal degrado e dai raid dei soliti balordi. Inoltre ha ripreso a scorrere quel fiumiciattolo nero e maleodorante che già, per diversi mesi, aveva causato la chiusura forzata del sito. Una fuoriuscita dal pozzetto della fogna che sorge in piazza Bagolino nei pressi dellla villetta del Caffè Nannini.

Nel chiudere i cancelli del parco sub-urbano il presidente della Laurus, Giuseppe Cavarretta, aveva proposto l’istituzione di un tavolo tecnico per disegnare il futuro del parco sub-urbano ed aveva poi segnalato le emergenze sullee quali intervenire celermente. In quasi un anno, le prime note sono state protocollate prima di procedere alla chiusura dei cancelli, dal comune di Alcamo non è arrivata alcuna risposta.

La stessa associazione che, con tanti sacrifici, era riuscita a far rivivere il parco, aveva anche ipotizzato un accordo transitorio per andare avanti in attesa della predisposizione della nuova convenzione. Anche in questo caso silenzio assoluto da parte dell’amministrazione comunale. Ed ora i 12.000 metri quadri del parco sub-urbano rischiano di raggiungere un indecoroso livello di degrado. E dire che a metà novembre il sindaco Surdi aveva dichiarato: “Stiamo preparando il nuovo avviso per dare il parco in concessione”. Una preparazione, evidentemente, alquanto complicata e difficoltosa.