Parco Lilybeo di Marsala, al via nuovo progetto. ‘Creare unicum con città moderna’

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Manutenzione programmata di alcune importanti aree archeologiche in gestione al parco che caratterizzano “la città romana di Lilibeo” che si confronta con la moderna Marsala. Hanno preso ieri il via gli interventi per la messa a sistema dei Musei di Baglio Anselmi e del Parco di Lilibeo. Un progetto molto vasto e già avviato con lo scopo di definire nuove idee concettuali per lo sviluppo di percezioni e sensorialità, in cui si inseriscono anche le aperture notturne. Gli spazi monumentali  riportati recentemente a nuova luce sono le necropoli monumentali di via del Fante – il complesso più significativo della Lilibeo ellenistico-romana, dove sono ancora visibili i piccoli monumenti funerari a forma di piramide gradinata – e  gli spazi delle Insulae di via delle Ninfe  e le aree  dalla Plateia Aelia – una delle vie principali della Lilibeo romana in cui si svolgeva la vita pubblica della città. Associazioni con personale specializzato e operatori dell’ESA, si stanno occupando della sistemazione e della manutenzione programmata, svolta con l’alta sorveglianza degli archeologi, di queste aree che resistono al ritmo dei millenni e che raramente erano state rese totalmente fruibili negli anni passati. Le azioni intraprese vogliono rappresentare l’attenzione della nuova direzione del parco Lilibeo, affidata a Bernardo Agrò, che ha come obiettivo essenziale e immediato la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino e la sua ottimale fruizione, e che sta operando anche per contribuire al miglioramento della accoglienza dei visitatori. “Il progetto tende alla creazione di un unicum tra la città antica di Lilibeo e quella moderna di Marsala, volto in questa prima fase a una rifunzionalizzazione di spazi della cultura esistenti e a un incremento della accoglienza con allargamento e messa in funzione del circuito di visita destinato ad ampliare sempre più l’offerta culturale. L’attività intrapresa oggi – dice il Direttore, architetto Bernardo Agrò – si incardina in un ampio progetto generale di valorizzazione, per favorire differenziate e inedite esperienze con le quali portare i visitatori alle nuove visuali dell’arte che leggono l’archeologia.”