Parcheggi, slitta la consegna. In alcune zone di Alcamo Marina latita raccolta rifiuti

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Slittata per ben due volte la consegna dei due parcheggi comunali di Alcamo Marina, in zona Catena-Ponte dei Ricchi. Dopo la nomina del collaudatore, si sarebbe dovuto consegnare l’opera il 14 giugno. Termine poi slittato al 23 giugno ed ora a data destinarsi, comunque entro una decina di giorni. Queste le ultime notizie su due semplicissime opere pubbliche avviate nel giugno del 2020, che prevedevano meno di un anno di lavori e che invece sono ancora inutilizzabili. Si tratta di un parcheggio a monte della statale 187 e di uno più piccolo, che sorge di fronte ma aldilà della strada ferrata, lato mare. In totale una cinquantina di posti auto e alcune decine per motocicli che sarebbero dovuto essere consegnati, dalla ditta appaltatrice, l’11 marzo del 2021.

Di certo il lock-down, la pandemia e la crisi che ha investito le imprese hanno giocato la loro parte, così come ancora oggi i contagi da covid, ma è davvero difficile comprendere, con tutta la buona volontà di questo mondo, come un’opera pubblica di semplice ingegneristica e di soli 150.000 euro possa avere tali catastrofici ritardi. L’estate è già cominciata e tanti sono gli alcamesi e i villeggianti che si recano nella frazione balneare. Ad Alcamo la tradizione vuole che all’indomani della Festa della Madonna le famiglie si trasferiscano nelle case di Alcamo Marina.

Inoltre sono pochissimi i parcheggi pubblici e nelle giornate del ferragosto e durante le domeniche gli automobilisti, sotto il sole cocente, impazziscono a trovare un posto per la loro auto. Le due aree, espropriate all’inizio del primo mandato dal sindaco Surdi che riuscì a sbloccare una storia lunga e intricata, stanno deteriorandosi senza essere utilizzate. Di certo sono anche cadute le recinzioni dopo che un operaio non entra nel sito da chissà quanto tempo. Inoltre in quella zona di sottolinea, come ci ha raccontato una cittadina, mai nessuno è passato per raccogliere i rifiuti. E la sua famiglia si è trasferita al mare da più di dieci giorni. Ma questa è un’altra storia.