Un arresto per droga a Castellammare del Golfo. Un pregiudicato è stato trovato in possesso di cocaina e hashish nella propria abitazione. L’operazione, condotta con un’unità cinofila della Questura di Palermo, è scattata dopo il controllo di un acquirente, fermato con una dose di cocaina. La perquisizione ha portato al sequestro di 77 involucri di cocaina corrispondenti a circa 25 grammi, un involucro di hashish e 165 euro in contanti. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, poi il Tribunale di Trapani ha convalidato l’arresto, disponendo obbligo di dimora e di presentazione alla P.G.
Maxi-indagine della Finanza anche a Trapani. Fatture false per 25,6 milioni
Sede legale e sede operativa a Palermo, sedi territoriale in tutte le province isolane, una anche a Trapani. Era questa l’azienda madre a capo di una maxi frode fiscale scoperta della Guardia di Finanza di Catania con il supporto dei comandi provinciali. I raggiri erano stati messi a segno tramite la creazione ad hoc di numerose imprese dedite alla somministrazione di manodopera a favore della società palermitana che si occupa di logistica, corrieri espressi e trasporto su strada in tutta la Sicilia. I finanzieri hanno anche eseguito il sequestro preventivo delle quote sociali di 6 aziende oltre a denaro, beni mobili e immobili per un ammontare di oltre 4 milioni mezzo di euro.
Le indagini dell’operazione denominata “Affari loro” sono nate dalla verifica sulla posizione delle aziende somministratrici di manodopera, una anche a Trapani, poste in liquidazione giudiziale perché gravate da ingenti debiti erariali e previdenziali. È emerso che l’impresa capofila, per l’esecuzione dell’appalto, esternalizzava la forza lavoro, ricevendo ‘servizi di manodopera’ dalle società coinvolte nella frode, formalmente autonome, ma in realtà riconducibili a un unico dominus. In tal modo sarebbero state proprio le aziende territoriali di ogni provincia a caricarsi dei debiti connessi al personale alle loro dipendenze e alla fatturazione dei servizi di manodopera ‘resi’. La società palermitana, invece, era destinataria di fatture per operazioni inesistenti e poteva così operare senza sostenere l’intero peso dei costi di lavoro dipendente.
È stato ricostruito un giro di fatture false per 25,6 milioni di euro nel triennio 2021/2023, un’Iva indebitamente detratta e non spettante per 4,6 milioni di euro e debiti erariali/previdenziali non saldati per ben 85 milioni. L’artefice è stato individuato il rappresentante legale della società capofila, fra l’altro anche amministratore di fatto delle undici società appositamente create per alimentare la truffa. L’imprenditore e altre dieci persone, tra le quali diverse ‘teste di legno’, sono state indagate, a vario titolo, per bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, presentazione di dichiarazione fiscale infedele.
Ritardi nei referti dell’ASP trapanese, medici ‘lavoravano poco’. Personale vuole salvare Croce
Una lunga catena di “grave gestione” da parte della dirigenza generale dell’Asp di Trapani con ritardi, omissioni, informazioni parziali e comunicazioni non tempestive. Ci sarebbe questo, secondo gli ispettori regionali, dietro allo scandalo dei 3.308 esami istologici fermi nei cassetti dall’Azienda sanitaria provinciale trapanese, con alcuni pazienti che hanno dovuto aspettare anche otto mesi per avere il responso. Nel frattempo alcuni, ammalati di tumore, sono anche deceduti. Pochi, pochissimi esami. Dai controlli sarebbe anche emerso che i medici specialisti in Anatomia patologica, seppure con un organico molto sotto-dimensionato, avrebbero effettuato pochissime prestazioni, con numeri nettamente inferiori a quelli previsti dalle direttive della loro stessa società, la Siapec, secondo la quale ciascun professionista dovrebbe eseguire almeno 2.500 diagnosi all’anno.
Gli ispettori regionali hanno invece rilevato che gli anatomopatologi hanno eseguito – annualmente – un numero di diagnosi compreso fra 500 e 1.700, ben al di sotto quindi dei 2.500. Un evidente sottodimensionamento dei carichi di lavoro per ciascun dirigente medico specialisti. Intanto i dipendenti dell’ASP di Trapani hanno avviato una raccolta firme in favore di Ferdinando Croce, loro direttore generale, che rischia la revoca dell’incarico da parte del presidente della Regione. In 15 ore sono state circa 1500 le firme raccolte. I dipendenti, si legge nella petizione, sono convinti che l’ASP di Trapani rimanga un’azienda in grado di poter continuare a dare risposte sanitarie adeguate attraverso il proprio personale medico, amministrativo, tecnico, infermieristico ed ausiliario, e che quindi Croce non debba essere rimosso.
Un momento davvero difficile per l’ASP di Trapani e anche i sindacati intendono fare chiarezza. I segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil – Liria Canzoneri, Federica Badami e Tommaso Macaddino – hanno infatti inviato una richiesta di incontro al direttore dell’Azienda sanitaria “per parlare dei gravi recenti episodi che hanno coinvolto la sanità, ovvero il ritardo con cui sono stati processati i referti istologici″.
Corsa alla presidenza della Provincia, nel CDX spunta Stabile. Dall’altro lato Quinci o Surdi?
Forse Giuseppe Fausto, molto più probabile Giovanni Lentini ma adesso spunta il nome di Francesco Stabile. Potrebbe proprio essere il sindaco di Valderice, esponete di Forza Italia, a fare sintesi nel centrodestra in vista delle elezioni provinciali che si celebreranno in Sicilia, quindi anche a Trapani, domenica 27 aprile. Se la presidenza della provincia di Trapani dovesse andare agli azzurri forzisti, e questo sarà stabilito dal tavolo regionale che si riunirà domani, la decisione potrebbe ricadere su Stabile, uno dei due sindaci di Forza Italia nel Trapanese. L’altro è Ferreri, primo cittadino di Santa Ninfa. Insomma il centrodestra non intende creare fratture al suo interno e mantenere quello che da tempo va sventolando: “Andremo compatti alle elezioni provinciali”.
La quadra non è però semplice non soltanto per gli accordi regionali fra i vari partiti ma anche per le diverse anime presenti in ciascuno di essi. In forza Italia nel Trapanese, per esempio, sembra esistano due partiti: uno che si riconosce nel coordinatore provincie Toni Scilla e l’altro nel deputato regionale capogruppo all’ARS Stefano Pellegrino. A proposito degli azzurri domenica mattina sarà celebrato il congresso cittadino ad Alcamo. Segretario comunale dovrebbe essere nominato Franco D’Angelo, ex consigliere provinciale e più recentemente ex presidente della consulta comunale per lo sport. Ritornando invece alla consultazione elettorale del 27 maggio, elezioni di secondo livello, vale a dire che potranno votare soltanto gli amministratori comunali in carica, sembra ancora tutto in alto mare in casa centro-sinistra. Lo schieramento potrebbe puntare su Salvatore Quinci, molto vicino a Calenda, ma si sarebbe messo di traverso il gruppo che fa capo ai sindaci Tranchida e Toscano. Potrebbe a questo punto farsi largo proprio il nome di Domenico Surdi, primo cittadino alcamese.
Promossa sulla sicurezza la diga Rubino, al vaglio del Mit la richiesta di innalzamento
Interventi di manutenzione sono ancora necessari per la Diga Rubino, ma la sicurezza dell’invaso ha superato l’esame dei tecnici. La Regione Siciliana, sulla base di questi rilievi ha richiesto al Ministero delle Infrastrutture l’autorizzazione per innalzare il livello della diga, situata nel territorio di Paceco, da 178,4 a 180,4 metri sul livello del mare. Questo intervento permetterebbe di aumentare la capacità dell’invaso di oltre 2 milioni di metri cubi d’acqua, migliorando la gestione delle risorse idriche e riducendo il rischio di sversamenti inutili a valle.
La richiesta si inserisce nel contesto sulla gestione delle risorse idriche in Sicilia, alimentato dal caso della diga Trinità di Castelvetrano, recentemente riattivata dopo mesi di inattività che ha portato allo sversamento di milioni di litri d’acqua in mare. L’invaso Rubino, realizzato alla fine degli anni ‘70 tramite lo sbarramento del torrente della Cuddìa, era stato progettato per raggiungere una quota di 184 metri. Tuttavia, nel 2019 l’Autorità di vigilanza ha imposto una limitazione a 178,4 metri, riducendo la capacità utile a 4,7 milioni di metri cubi d’acqua. Le associazioni di categoria chiedono maggiore trasparenza nelle decisioni e investimenti mirati per evitare ulteriori emergenze idriche sottolineando che limitazioni simili hanno avuto gravi ripercussioni sul settore agricolo e zootecnico. La vicenda della diga Rubino rappresenta un nodo cruciale per la gestione dell’acqua in Sicilia, tra esigenze di sicurezza, investimenti infrastrutturali e la necessità di garantire risorse sufficienti per il settore agricolo. Le prossime decisioni del Ministero saranno determinanti per il futuro dell’invaso e per la gestione complessiva delle risorse idriche della regione.
Scossa di 4.0 al largo di Levanzo, trapanesi in strada al centro storico
Una scossa di magnitudo 4.0 ha colpito l’area delle Isole Egadi, in provincia di Trapani nella serata di sabato scorso, intorno alle 21:45. L’epicentro è stato localizzato in mare, a nord-est dell’isola di Levanzo, a una profondità di 5 chilometri. La scossa è stata avvertita distintamente a Trapani, Marsala, Sciacca e Palermo, causando momenti di paura tra la popolazione, specialmente tra gli abitanti dei piani alti degli edifici. Molti cittadini, soprattutto residenti del centro storico di Trapani, sono scesi in strada per precauzione, ma fortunatamente non si registrano danni a persone o cose. Le autorità locali e la Protezione Civile continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza dei residenti.
Il pescato siciliano approda in Giappone, Mazara del Vallo al Foodex
Il pescato mazarese vola a Tokyo. Il Distretto della Pesca e Crescita Blu di Mazara del Vallo ha partecipato alla fiera Foodex di Tokyo, rafforzando i rapporti con il mercato asiatico. Le aziende ittiche siciliane hanno incontrato istituzioni e operatori economici giapponesi per sviluppare nuove collaborazioni. Il presidente del distretto, Nino Carlino, ha incontrato i rappresentanti dell’ICE, l’Ambasciatore italiano in Giappone e il Commissario per Expo Osaka 2025. Foodex è una vetrina globale per l’agroalimentare, che offre opportunità di crescita per il settore ittico siciliano. L’iniziativa rientra in un piano di internazionalizzazione, che punta su qualità, sostenibilità e innovazione.
Finita a coltellate una rissa tra immigrati alla stazione di Mazara del Vallo
Rissa finita a coltellate a Mazara del Vallo nei pressi della stazione ferroviaria. Un diciottenne immigrato era in attesa, insieme ad altri coetanei, di prendere il treno per tornare a Petrosino, presso la casa alloggio che li ospita. Durante l’attesa è iniziata una colluttazione con un altro gruppo di immigrati, in cui è partita la coltellata che ha ferito il giovane all’addome, fortunatamente solo superficialmente.
A Salemi eventi in occasione della Festa di San Giuseppe
Si concluderanno domenica prossima gli eventi per la Festa di San Giuseppe a Salemi. Durante questa settimana il centro storico si anima con i tradizionali altari di pane, eventi enogastronomici, mostre, spettacoli musicali e attività per grandi e piccoli. La festa, in onore del santo protettore dei falegnami e dei padri di famiglia, unisce devozione, tradizione e folklore, e ogni anno porta migliaia di persone a visitare la città di Salemi, offrendo un’opportunità unica per scoprire le tradizioni siciliane e gustare la cucina locale, in particolare le celebri “sfince”.