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venerdì, Giugno 6, 2025
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Cade un’aggravante, boss in libertà. Anche Nicola Accardo e Vincenzo La Cascia

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Tornano liberi i fedelissimi di Matteo Messina Denaro, coloro che ricevevano i pizzini del bosso durante la sua lunghissima latitanza. La decisione è stata assunta dalla Corte d’appello di Palermo chiamata dalla Cassazione a rideterminare le pene inflitte a boss e gregari di Cosa nostra nel belicino. Il venir meno di un’aggravante ha determinato notevoli sconti per gli imputati e, di conseguenza, diverse scarcerazioni eccellenti. A lasciare la cella anche due bosso condannati al 41 bis e ritenuti fedelissimi del padrino castelvetranese, Nicola Accardo capomafia di Partanna e Vincenzo La Cascia. capoclan di Campobello di Mazara. Entrambi finirono in manette in un blitz che venne denominato Anno Zero, una operazione dei carabinieri e della Dda di Palermo che colpì la rete di protezione del boss e puntò al cuore della famiglia del ricercato: in cella finirono due suoi cognati Gaspare Como e Rosario Allegra, poi deceduto, oltre a diversi fiancheggiatori, capimafia ed estortori. Nel 2019 in abbreviato vennero condannati  complessivamente a un secolo e mezzo di carcere. Poi ci fu l’appello che si concluse nel 2021 con conferme pesanti. La Cassazione, però, nel 2023 rimandò tutto ai giudici di secondo grado del capoluogo siciliano per valutare l’esistenza della aggravante del reimpiego economico dei proventi dell’attività mafiosa. A distanza di un anno una nuova sezione della corte si è pronunciata rideterminando le pene proprio in virtù del venir meno della circostanza aggravante. Gli “sconti” che ne sono seguiti hanno rimesso in libertà, per scadenza dei termini di custodia cautelare, Nicola Accardo boss di Partanna detenuto al 41 bis, Vincenzo La Cascia, capomafia della cosca di Campobello di Mazara,  Andrea Valenti, parente dei favoreggiatori storici del boss di Castelvetrano, i Bonafede, Filippo Dell’Aquila, Angelo Greco, Calogero Guarino, Giuseppe Tilotta, Antonio Triolo, Raffaele Urso.

Parco sub-urbano di Alcamo, gruppo di società per la gestione. Anche bar e gazebo

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Il progetto sembra interessante così come notevoli appaiono gli investimenti da parte dei privati. La proposta, l’unica, pervenuta al comune di Alcamo per la gestione del parco sub-urbano di piazza Bagolino vede il coinvolgimenti di diversi imprenditori e società. Il comune di Alcamo, dopo l’apertura delle buste, ha chiesto un’integrazione che comunque ancora non è arrivata. La proposta prevede, oltre alla manutenzione e alla realizzazione di nuove aree per i più piccoli, anche un punto ristoro, un bar e gazebo all’interno dei quali potere effettuare attività di vario genere. Gli investitori, d’altro canto, dovrebbero pure aver un loro ritorno economico che non può essere coperto dal contributo di 20.000 euro annui, per tre anni, disposto dal comune di Alcamo. Il parco sub-urbano che sorge aldi sotto ei bastioni di piazza Bagolino rappresenta più grande polmone verde della cittadina alcamese ed è praticamente chiuso, tranne qualche eccezione per alcuni eventi, dal novembre del 2019, da quando andò a scadere l’affidamento della gestione all’associazione ‘Laurus’. Un lungo periodo di disinteresse da parte dell’amministrazione comunale alla quale sono serviti quasi cinque anni per scrivere e pubblicare un nuovo bando per assegnare la concessione del sito. Ad onor del vero un altro bando, ma assolutamente poco appetibile, venne pubblicato nel novembre del 2022 e non ricevette alcuna offerta seria. Adesso il parco sub-urbano è di fronte all’ultima spiaggia. O verrà assegnato all’unico coraggioso gruppo di imprenditori, e la cosa sembra in fase abbastanza avanzata, o rischia di rimanere chiuso ancora a lungo.

Sicurezza in città, l’argomento in consiglio comunale di Alcamo

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Il consiglio comunale di Alcamo è stato convocato per domani alle ore 17. All’’odine del giorno  figura la modifica del piano triennale degli acquisti di beni  e servizi, e la sicurezza di Alcamo misure e suggerimenti. Questo punto all’ordine del giorno dopo la recente interrogazione dei tre consiglieri: Gabriele Donato, Caterina Maltese e Franco Orlando. Episodi si verificano soprattutto durante le serate di fine settimana per la movida selvaggia. In particolare in piazza della Repubblica terra di nessuno per l’assoluta mancanza di controlli. Una delle cause è la poca lucidità provocata dal consumo di alcolici. Va forte e di moda la birra da bere direttamente dalle bottiglie che coinvolge giovanissimi. Ormai c’è concorrenza tra locali ed altri esercizi come le rivendite di tabacchini che forse vendono più alcolici che sigarette. Chi controlla se vengono venduti a minorenni? E ora vanno di moda anche le rivendite automatiche di birra, acqua, caffè ed altro. In poco tempo nel centro storico: da piazza Mercato, Ciullo, Piazza Repubblica, vie Mazzini e Adamo, corso Vi Aprile, piazza Mercato si è raggiunta una ventina di rivendite automatiche con prezzi inferiori rispetto ai pub. C’è la corsa a chi vende più a buon mercato. Intanto non decolla l’uso di contenitori da pare di locali per favorire il decoro delle zone accanto ai locali. Il nuovo regolamento, tanto pubblicizzato dall’assessore Caterina Camarda, resta solo sulla carta. Prima della amministrazione a 5 stelle funzionava un regolamento che dava precise direttive sul collocamento di pedane, ombrelloni e sedie. Oggi vige l’anarchia in una città: Alcamo terra di nessuno dove quasi ogni sera in piazza Repubblica musica all’aperto sparata ad altissimo volume. Altro esempio dell’illegalità diffusa. E con le nuove lampade strade quasi al buio.

Salone nautico a Balestrate da giovedì a domenica. Settima edizione dell’evento

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Dopo la tappa a Capo d’Orlando dell’anno scorso, il Seacily2024, il Salone della nautica, giunto alla settima edizione, arriva a Balestrate. Da dopodomani, giovedì 17 a domenica 20 ottobre, dalle 10 alle 18,30, l’appuntamento sarà, infatti, al Marina di Balestrate, dove, oltre alla presenza di centinaia di brand rappresentati e l’esposizione di decine di barche e gommoni a mare e terra, si alterneranno momenti di dibattito, approfondimenti, turismo, attività dimostrative in collaborazione con alcune associazioni nazionali e locali consistenti in prove e simulazione di vela, nonché escursioni ed esercitazioni. La kermesse, che rappresenta un format ormai collaudato, ideato nel 2013 da Assonautica Palermo, sezione provinciale di Assonautica Italiana, Associazione nazionale per l’Economia del mare e la Nautica da diporto, conferma la collaborazione con la Rete Nautica del Mediterraneo, oltreché su importanti patrocini istituzionali quali quelli degli assessorati regionali delle Attività produttive e del Turismo, di Unioncamere Sicilia, della Camera di Commercio di Palermo Enna, che sarà presente con lo sportello del Punto Impresa Digitale, per la diffusione del digitale tra le micro, piccole e medie imprese, del Comune di Balestrate, di Assonautica Italiana, di Confindustria Nautica, di Assomarinas e di Assonat. Giovedì prossimo, alle 10, l’apertura al pubblico con un incontro sul tema “I numeri dell’economia del mare in Sicilia”, che vedrà la partecipazione di: Edy Tamajo, assessore regionale delle attività produttive; Giovanni Acampora, presidente nazionale di Assonautica italiana; Raffaele Macauda, comandante della direzione marittima di Palermo – Guardia Costiera; Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio di Palermo Enna; Vito Rizzo, sindaco di Balestrate; Piero Formenti, vicepresidente nazionale di Confindustria nautica; Ivo Blandina, Assomarinas; Andrea Ciulla, presidente di Assonautica Palermo; Renato Marconi, presidente di Marine di Group; Cristiano Lombardo, presidente della Rete Nautica del Mediterraneo. Nel corso del convegno verrà presentato il “Rapporto nazionale sull’economia del mare – Focus Sicilia”.

 

Si insedia in chiesa Madre di Alcamo il nuovo parroco, cerimonia domenica

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Cerimonia domenica prossima alle 18,30 in chiesa Madre di Alcamo  per l’insediamento ufficiale del nuovo parroco don Enzo Santoro durante l’eucarestia presieduta dal vescovo della diocesi Pietro Maria Fragnelli. Lo scorso primo settembre si è svolo il rito dell’accoglienza del nuovo parroco don Enzo Santoro che da anni ha svolto  la  missione pastorale nella chiesa del Sacro Cuore. Lo stesso sacerdote celebrerò la messa. Don Enzo Santoro, 65 anni, è diventato sacerdote nel gennaio del 1988. Per tre anni e 4 mesi è stato parroco della chiesa di San Giuseppe. Poi al Sacro Cuore dove ha svolto la sua missione per 19 anni. Don Enzo Santoro, prima al fianco del parroco padre Viola e poi don Enzo parroco nella stessa chiesa. Don Enzo ha preso  il posto di don Aldo Giordano che andato nella chiesa di San Giuliano a Trapani. Il trasferimento per avere compiuto i 9 anni di permanenza e per diritto canonico deve essere trasferito. Don Aldo ha lasciato un ottimo ricordo ai parrocchiani e non solo per le sue tante iniziative tra le quali il restauro di opere che si trovano nella chiesa Madre. Nota la sua disponibilità come per esempio la concessione della chiesa del Santissimo Salvatore per iniziative sociali e culturali. Come è ormai noto al posto di padre Santoro, alla guida della parrocchia Sacro Cuore è  arrivato don Fabio Pizzitola, sacerdote alcamese.

Targa Florio 2024, successo per i campobellesi Francesco e Giuseppe Di Pietra

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Francesco e Giuseppe Di Pietra, padre e figlio di Campobello di Mazara, portacolori della Franciacorta Motori su Fiat 508C, hanno vinto l’edizione 2024 della Targa Florio Classica, un’edizione da record, conclusa a Palermo, da dove era partita. Fin dalle prime prove nel Trapanese è emerso che tra i protagonisti di vertice vi sarebbero stati i forti equipaggi della scuola campobellese che dagli anni 60 sforna talenti protagonisti della specialità sui campi di gara di tutta Italia. Il risultato dei Di Pietra arriva al termine di una gara che li ha visti protagonisti testa a testa, prova su prova a confrontarsi con Giovanni Moceri e Valeria Dicembre su Lancia Aprilia del Classic Team, secondi in classifica .

Calcio. Eccellenza, ‘Manita’ del Castellammare. Promozione, Alcamo a passo di lumaca

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Manita del Castellammare ai danni del Patinicaudace. Un derby equilibrato nel primo tempo ma che poi nella ripresa, a causa dell’espulsione di Olayoe che ha preso le staffe, a suo dire, per avere subito insulti razzisti. Il Partinicaudace ci ha provato, soprattutto nel primo tempo, confezionando anche interessanti palle-gol. La prima dopo soli 50 secondi con il palo colpito da Filì sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Poi gli ospiti perdono Sekkoum per infortunio e il Castellammare cresce. La superiorità numerica spinge gli azzurri che così vanno in vantaggio con Malik Bah. I neroverdi mollano e i castellammaresi raddoppiano sempre con il bomber gambiano. Poi il tris di Caronia e nel finale quarta e quinta rete dei Terranova, Danilo prima e Mattia dopo.  Gli azzurri salgono così al terzo posto scavalcando il gela battuto a Piana degli Albanesi dal San Giorgio. La vetta è sempre occupata dall’Atletic Palermo con 13 punti, poi San Giorgio Piana a quota 11 e quindi il Castellammare a una lunghezza. Giornata nera per l’Accademia Trapani piegata in casa dallo Sciacca per due a zero e nerissima per la Folgore che ha ceduto il derby interno con il San Vito Lo Capo.

In promozione l’FC Alcamo va avanti a passo di formica. Pareggio interno per 0 a 0 con lo Sport Palermo e penultimo posto in classifica con una sola lunghezza di vantaggio sulla Margheritese. Anche per le atre squadre dell’hinterland non va molto bene ad eccezione di Valderice e Fulgatore capaci di battere rispettivamente Mazara e Borgetto Giardinello. Perdono invece il Montelepre, in casa, ad opera del Bagheria e il Renzo Lo Piccolo Terrasini sul terreno dell’altro Bagheria.

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