Opere dimenticate ed ‘eterne incompiute’, ad Alcamo una lunga e variegata lista

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Opere dimenticate o mai terminate. L’elenco, ad Alcamo, è davvero lungo. In alcuni casi la situazione appare clamorosa se non addirittura grottesca. Iniziamo con quello che già è presente, o per meglio dire era presente, ad Alcamo fino a qualche tempo fa. Il caso più lontano cronologicamente è quello dell’ex autostazione di piazza della Repubblica. Lo scorso settembre è stato approvato un progetto di manutenzione da 176.000 euro ma l’immobile, dopo altri progetti e tanti investimenti, è chiuso da circa un decennio.  Un iter misterioso e travagliato e pieno zeppo di responsabilità pubbliche. I lavori, partiti in base a un progetto di recupero del 2014, vennero sospesi la prima volta nel febbraio del 2018. Gli interventi sarebbero dovuti durare appena quattro mesi e invece, dall’apertura del cantiere, sono trascorsi cinque anni. Resta chiuso anche il parcheggio interrato di piazza Bagolino, inutilizzabile dalla fine del 2022 a causa dei danni provocati dal maltempo. È divenuto ricettacolo di sporcizia di ogni genere e ritrovo di giovani poco raccomandabili che hanno abbattuto porte e tramezzi. Qui, a differenza dell’autostazione, non esiste alcun progetto e mancano anche i finanziamenti per intervenire. C’è l’idea di automatizzare il tutto e di ammodernare il sistema di sicurezza. Idee che però restano solo sulla carta, anzi nelle pie intenzioni perché di carte, cioè progetti, non ce ne sono. A poca distanza dal parcheggio sorge il parco sub-urbano il più grande polmone verde della città di Alcamo. Qui la vicenda appare davvero incomprensibile.

Possibile che una giunta municipale e i suoi dirigenti non siano riusciti in quattro anni e due mesi a rinnovare una convenzione, necessaria per affidare la gestione del sito, scaduta nel novembre del 2019? In questi 50 mesi di chiusura sono state effettuati alcuni interventi, pochi pe la verità, di manutenzione del verde e di pulizia. Così il parco e le sue strutture versano in condizioni poco edificanti.

Passando invece agli impianti sportivi gli alcamesi hanno praticamente dimenticato il ‘PalaCentoPassi’, il palatenda polivalente che sarebbe dovuto sorgere allo stadio Catella, al fianco degli spogliatoi. Un’opera finanziata con il PON Legalità del 2010. Lavori poi cominciati, dopo un tira e molla fra ditte appaltatrici, nel 2017. sarebbero dovuti durare pochi mesi e concludersi nel maggio dello stesso anno. Sono trascorsi quasi altri sette anni e il PalaCentoPassi non è mai stato inaugurato. La storia dell’appalto sfiora vicende grottesche come quella dell’arrivo di una caldaia di cui si parò per oltre un anno. Forse la portarono ad Alcamo a piedi dalla Germania. Ironia a parte e sempre a proposito di impianti sportivi lo stadio ‘Cilluffo’ è ancora nelle stesse condizioni di quando, nel novembre del 2022, le piogge causarono crolli e voragini. Anzi da allora sono entrati in azione i vandali. ‘assessore alo sport si è dato un gran da fare nell’ultimo anno e mezzo ma lo stato dell’arte è sempre quello.