Sono 14 gli imputati che martedì prossimo dovranno presentarsi dinanzi al GUP del tribunale di Palermo per l’udienza preliminare scaturita dall’operazione antidroga ‘Oro Bianco’, messa a segno ad Alcamo, il 6 ottobre scorso, dalla polizia del locale commissariato e coordinata dalla DDA. Le indagini, avviate nel 2017 dai commissariati di Alcamo nonché della squadra mobile, poi concluse nel 2019, avevano permesso di monitorare, in alcuni frangenti, affari per oltre 150.000 euro. Tutti sono accusati, a vario titolo, di estorsione e di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
Dovranno recarsi davanti al GUP, fra una settimana, gli alcamesi Giuseppe Di Giovanni, 38enne attualmente in carcere e coinvolto nell’operazione antimafia ‘Freezer’; il padre, autotrasportatore incensurato, Francesco, di 66 anni, e il 55enne Giuseppe Vilardi. Gli ultimi due si trovano ai domiciliari, il primo in Campania e l’altro ad Alcamo. All’udienza preliminare anche il partinicese Gioacchino Guida, 45enne detenuto al carcere di Calltanissetta, e gli alcamesi Vincenzo Aceste, 48 anni; Federico Baglio ventottenne; Gina Bertolino, di 49 anni; Francesco Camarda quarantaqattrenne; Giuseppe Cottone ventinovenne; il trentenne Daniele Mascali; Emilio Patralito di 23 anni; Gioacchino Pocorobba cinquantenne e Salvatore Regina, 42 anni, attualmente detenuto ai domiciliari. Dinanzi al GUP, infine, anche un altro partinicese, trentottenne Filippo D’Arrigo.
Le indagini della polizia, coordinate dal pm della DDA, Alessia Sinatra, avevano fatto luce su un vasto traffico di droga che aveva Latina come epicentro ma che godeva anche degli approvvigionamenti dall’Albania e dal Sud-America. Nel corso delle perquisizioni è stata rinvenuta droga di vario tipo: marijuana, hashish e cocaina. Lo spaccio raggiungeva poi anche il mondo delle professioni. Fra gli indagati, infatti, anche un noto parrucchiere, un infermiere in servizio nel palermitano, un ristoratore e un macellaio.
