Importante svolta nelle indagini relative all’omicidio di Giuseppe Bongiorno, l’uomo di 73 anni trovato ucciso martedì scorso nella sua abitazione di Corso Garibaldi a Castellammare del Golfo, nudo, vicino al letto, con le mani e i piedi legati da un filo di antenna e una sciarpa stretta attorno al collo.
L’omicida potrebbe essere un ragazzino romeno di 17 anni che è stato arrestato a Reggio Calabria dagli agenti della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Trapani e del Commissariato di Castellammare del Golfo, in collaborazione con gli agenti del luogo. Gravemente indiziato del delitto, il ragazzo è stato sottoposto a fermo di polizia,
Secondo le prime indiscrezioni, gli agenti sono riusciti a risalire al giovane dopo aver ascoltato le prime testimonianze ed avere visto il filmato di una videocamera installata vicino l’abitazione, che pare abbia ripreso il giovane entrare ed uscire dall’abitazione in orari che sarebbero compatibili con quelli del delitto. Quando però gli agenti hanno cercato di rintracciarlo per interrogarlo, il ragazzo aveva fatto perdere le sue tracce. Dopo un paio di giorni di ricerche, il ragazzo è stato ritrovato a Reggio Calabria, dove si era rifugiato presso alcuni connazionali.
Il ragazzo è stato già stato sottoposto ad interrogatorio, ma nulla è ancora trapelato. Gli interrogativi sono molteplici: dal movente (rapina? gioco erotico finito male?) all’eventuale presenza di complici.
Intanto l’autopsia, eseguita giovedì sera all’Istituto di Medicina legale di Palermo, ha appurato che Giuseppe Bongiorno è morto per asfissia provocata dai legacci che aveva intorno al collo. I funerali sono stati celebrati sabato nella chiesa di S. Antonio, una delle tante chiese in cui Giuseppe Bongiorno, appassionato di musica, aveva suonato per anni l’organo.