Omicidio Bacchi. Cangemi ottiene domiciliari, non cambia accusa. Rissa per una ‘spallata’

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Andrea Cangemi, il giovane partinicese accusato dell’omicidio del suo coetaneo e concittadino, Francesco Bacchi, ha lasciato il carcere. Il gip Claudio Benvicini, al termine dell’udienza di convalida, ha così accolto la richiesta avanzata dal legale di Cangemi, l’avvocato Bartolo Parrino. Il fermo è stato quindi convalidato ma il ventenne partinicese invece che in carcere dovrà rimanere a casa ai domiciliari. Intanto vengono fuori altri particolari sulla tragica notte fra sabato e domenica scorsi. La rissa, secondo alcuni racconti dei clienti della discoteca Medusa, sarebbe cominciata per una spallata, a quanto pare involontaria, in mezzo alla calca. Era più o meno l’orario di chiusura del locale notturno balestratese. Potrebbero essere stati i superalcolici della serata a far scattare la scintilla della rissa per una semplice spallata. E dire, come raccontato al Gip dallo stesso Andrea Cangemi, che esta ovviamente indagato per omicidio preterintenzionale, che i due si conoscevano. Frequentavano compagnie diverse ma spesso si trovavano negli stessi luoghi. I rapporti erano buoni e non c’erano conti in sospeso.

Il filmato estrapolato dalla videosorveglianza mostra i due calci sferrati da Cangemi alla vittima e l’indagato ha ribadito di non volere uccidere ed anzi di non essersi nemmeno accorto che Bacchi fosse morto. L’interrogatorio ha quindi provato a fare chiarezza sul movente, su quella spallata di troppo. Ad averla data a Cangemi sarebbe stato un amico del giovane morto. La discussione sarebbe immediatamente degenerata fino a portare alla violenta rissa in via Palermo, a pochi passi dall’ingresso della discoteca Medusa che da circa un mese opere nei locali del Baglio Abate. Dalle immagini si vede la vittima colpire Cangemi alle spalle con uno schiaffo. La reazione è devastante, il ragazzo si gira e colpisce Bacchi con un primo calcio al torace. Lo fa cadere a terra e mentre la vittima si rialza gli assesta il secondo calcio alla gola. Un breve filmato che mostra gli ultimi istanti di vita di Francesco Bacchi. Nel frattempo gli altri giovani continuano a picchiarsi e nessuno si accorge del ventenne esanime rimasto a terra. Oggi l’autopsia potrebbe mettere alla luce altri aspetti o confermare in toto quello che si vede nelle immagini. Insomma potrebbe chiarire se Bacchi sia morto per il calcio alla gola o per aver sbattuto la testa sul selciato. Alla luce dell’accusa non cambierebbe nulla. Rimarrebbe sempre quella di omicidio preterintenzionale. Le indagini dei carabinieri vanno comunque avanti per accertare altre responsabilità nella rissa. Ci sono altri cinque indagati, tutti partinicesi, fra cui due minorenni di 17 anni.