Il nuovo ospedale di Alcamo di cui si parla da oltre un trentennio, anzi per essere più precisi nuovo Presidio sanitario polivalente, potrebbe rischiare di rimanere a metà o, nella peggiore delle ipotesi, di trasformarsi in un’eterna incompiuta.
Infatti i 21 milioni di euro individuati nel 2015 dal piano poliennale di interventi di ristrutturazione e ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico, non potranno bastare più per completare la struttura. Lo stanziamento, con l’aumento dei costi e l’impennata dei prezzi delle materie prime causata dalla pandemia, potrebbe servire a realizzare circa la metà dell’opera.
Basta fare due semplici conti. I 21 milioni stanziati sono scesi a poco meno di venti per le somme assegnate allo studio tecnico che sta completando la progettazione del nuovo ospedale che dovrebbe sorgere in contrada San Gaetano. Poi ci sono le somme necessarie agli espropri. Tanto per dare qualche cifra una sala operatoria attrezzata come si deve costa, al giorno d’oggi, 800.000 euro e il nuovo presidio ne prevede due.
Inoltre un ospedale di piccole dimensioni, come quello che dovrebbe sorgere ad Alcamo, prima del Covid aveva costi di realizzazione di circa 30 milioni di euro che adesso, a causa dell’aumento notevole dei materiali, sarebbero lievitati di una decina di milioni. Un progetto di uno studio tecnico per costruire il nuovo ospedale di Alcamo, presente sul web, parla di 37.735.000. Bene che vada necessiterebbero almeno un’altra ventina di milioni.
Il nuovo presidio sanitario polivalente, secondo la progettazione che è in fase avanzata, dovrebbe svilupparsi su 12.000 quadri in un’area grande più del doppio in contrada San Gaetano, lungo la SP 55 e di fronte lo svincolo autostradale di Alcamo Est.
Previsti, oltre alle due sale operatorie, i reparti di chirurgia generale; ortopedia e traumatologia; cardiologia; medicina generale; psichiatria; urologia; lungodegenti. Poi laboratori di radiologia e di analisi; pronto soccorso; Farmacia ospedaliera. Un ospedale con 85 posti-letto che per vedere la luce, però, necessita di un nuovo e cospicuo finanziamento.
