Nuovo codice della strada, i sindaci rischiano il carcere per le buche

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C’è una legge recentemente  approvata dal Parlamento e già entrata in vigore, che ha scatenato la rivolta dei sindaci italiani. La legge è quella sul reato di omicidio stradale. Ebbene questa legge prevede il carcere per i sindaci se l’incidente è provocato o favorito da un difetto della strada. In pratica i sindaci di tutta Italia rischiano sulle buche e il nuovo codice della strada non ammette alcuna eccezione. I primi cittadini, esasperati da questa nuova tegola sulle loro teste, chiedono, che la legge appena entrata in vigore venga subito cambiata e la mobilitazione è assolutamente bipartisan perché c’è vero il rischio che si aprano le porte delle celle. E in Italia dove si assiste, spesso sbigottiti, a decisioni della magistratura  dove le persone oneste non si sentono tutelate mentre sembra che vengano garantiti più coloro che commettono reati, ora una tegola assurda si abbatte sui sindaci. Ma questi non stanno con le mani in mano e segnaleranno ai presidenti delle Regioni e ai ministri le opere da realizzare per riparare le strade chiedendo i relativi finanziamenti, che ormai non arrivano quasi più. Come dire? Senza soldi come facciamo a riparare le buche? Se i soldi non arriveranno scaricheranno le responsabilità su chi non ha accolto le loro richieste. Non sarà facile perché la legge prevede espressamente la responsabilità dei sindaci, ma essi sostengono che la chiamata di correo è una legittima difesa e soprattutto un modo per fare pressione affinché il Parlamento intervenga per rivedere la legge sull’omicidio stradale. Come al solito in Italia si passa da un eccesso all’altro. E’ giusto che paghino coloro i quali drogati o  ubriachi provocano incidenti. Sì al carcere e al ritiro per sempre della patente. Ma il nuovo codice prevede sanzioni pesantissime anche per incidenti di pochissimo conto. Bene che vada c’è il ritiro della patente per un minimo di 5 anni. E su questo fronte già si sono mobilitate le associazioni dei consumatori perché è assurdo che per una prognosi di pochi giorni, pur avendo tutte le ragioni, uno si veda privato della patente. Sindaci dunque, riviste specializzate di auto e associazioni dei consumatori sul piede di guerra per le assurdità contenute nella legge sull’omicidio stradale.