Nuovi rischi, sollecitati controlli sulla collina franata di Alcamo Marina

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Per proprietari di villini quando piove il  primo pensiero va all’ abitazione di Alcamo Marina, costruiti con regolare licenza edilizia, ma che da undici anni non possono utilizzare, per la frana avvenuta nella collina sovrastante causata dall’abusivismo edilizio. Le tre case di villeggiatura pure con divieto di abitabilità, si trovano a valle della collina. Sono bastate poche gocce di pioggia dieci giorni fa, che hanno provocato piccole colate di fango a valle della collina, per far suonare l’ennesimo campanello d’allarme. Tali persone spendono ogni anno mediamente 3-4 mila euro per ripulire dal fango e detriti che scendono dalla collina. Hanno rivolto l’ennesimo appello al Comune per la messa in sicurezza. “Ho sollecitato un sopraluogo da parte dei tecnici comunali – dice il consigliere Ignazio Caldarella – per verificare lo stato dei luoghi e mettere subito in atto interventi prima che le piogge possano causare gravissime situazioni di pericolo”. Chi deve pagare le spese? I proprietari delle ville abusive costruite in cima alla collina o il Comune?

In attesa di sciogliere questo interrogativo resta insoluto il delicato problema della messa in sicurezza, oggetto di cause civili, penali, nomine per consulenze geologiche, condanne per disastro colposo, annullate in appello per sopravvenuta prescrizione. O per non avere commesso il fatto come è stato sentenziato per la casa di villeggiatura con annessa mega piscina, che negli anni è andata via via franando. L’accusa era di inondazione e disastro colposo. Per parcelle e perizie di vario genere i proprietari di case in regola hanno scucito 70 mila euro senza ancora ottenere giustizia. Ora si attende la sentenza della Corte d’appello alla quale si sono rivolti proprietari dei villini abusivi, condannati tre anni fa in primo grado, al pagamento delle  spese giudiziarie ed ai risarcimenti. La collina del disonore è lo specchio dell’abusivismo selvaggio che provoca esondazioni e preoccupazioni per coloro i quali abitano in altre zone come  nelle vicinanze del torrente Canalotto. Uguale situazione si verifica in numerose strade e stradelle che si trasformano in fiumi quando piove abbondantemente allagando anche la statale 187.