Si aprono nuove prospettive e metodiche in cardiologia per i malati, come una ridotta degenza ospedaliera e una migliore qualità di vita, compresi quelli che hanno una qualità e aspettativa di vita molto bassa e che non possono più essere sottoposti a interventi di cardiochirurgia.
Al riguardo si è svolto a Castelvetrano sabato scorso, un importante convegno organizzato dal Lions Club di Castelvetrano, con la F.I.L.D.S. e l’amministrazione comunale della città sul tema “Nuove prospettive in cardiologia”.
Dopo l’introduzione del Dr. Salvatore Martino, U.O. Cardiologia dell’Ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano, ha preso la parola il Prof. Giuseppe Bianco, Cardiochirurgo del Policlinico di Palermo, il quale ha relazionato su specifici argomenti in ambito cardiologico e sulle più recenti tecniche e metodiche d’intervento cardiochirurgiche di grande interesse generale e rilevante impatto nella pratica clinica, soffermandosi sull’evoluzione delle più recenti tecnologie diagnostiche e terapeutiche del settore cardiologico e della cardiochirurgia, tra le quali, la fibrillazione atriale, la cardiopatia ischemica, l’interventistica coronarica e non coronarica, l’insufficienza cardiaca.
La stenosi valvolare aortica è, tra le patologie delle valvole del cuore, la più frequente nel mondo occidentale. Nel futuro, ha affermato il Dott. Giuseppe Bianco, questa metodica sarà adottata su un numero più alto di casi, anche perché il progressivo invecchiamento della popolazione e l’aumento delle cardiopatie sono valide premesse per la diffusa applicazione della chirurgia mini-invasiva.