Niente più domiciliari per Safina. Obbligo di dimora a Trapani ed Erice

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Il deputato regionale del PD ed ex assessore al comune di Trapani, Dario Safina, è ritornato in libertà. Lo ha deciso il GIP Samuele Corso che per il politico ha sostituito gli arresti domiciliari con l’obbligo di dimora a Trapani ed Erice. Safina è accusato di corruzione e turbativa d’asta per fatti che risalgono al periodo in cui ricopriva la carica di assessore ai Lavori pubblici della giunta Tranchida. “Non siamo soddisfatti e puntiamo all’annullamento totale dell’ordinanza – hanno detto gli avvocati Salvatore Longo e Giuseppe Rando -. Riteniamo insussistenti le necessità della misura cautelare”. Insomma i legali di Dario Safina ricorreranno al Tribunale del Riesame. Secondo le indagini che hanno riguardato il politico DEM, Safina non sarebbe stato al centro soltanto delle presunte mazzette negli appalti per l’illuminazione pubblica ma in giunta godeva di fiducia incondizionata da parte del sindaco di Trapani e così aveva ampi margini di manovra anche in settori non di sua diretta competenza. Le indagini che hanno portato all’arresto del deputato regionale, tornato in libertà ma sottoposto all’obbligo di dimora,  ruotano soprattutto sui rapporti con la City Green Light, tramite l’energy manager Cristian Valerio, che per il comune di Trapani sarebbe stata una sorta di bancomat. Azienda sempre pronta a sponsorizzare profumatamente le iniziative natalizie. In cambio l’ex assessore ai lavori pubblici avrebbe fornito alcune dritte sui bandi ancora da pubblicare al fine di farli aggiudicare alla stessa società. Qualche anno fa, nel 2020, queste ‘relazioni pericolose’ vennero evidenziate dall’allora consigliere comunale Giuseppe Lipari che segnalò un rapporto anomalo tra l City Green Light e l’amministrazione guidata da Giacomo Tranchida nelle questioni che riguardavano le illuminazioni natalizie. Lipari inviò anche un esposto alla procura di Trapani. Ritornando all’attuale inchiesta hanno subito misure cautelari anche Carlo Guarnotta e Giuseppe Ullo, vertici della Trapani Servizi, destinatari del divieto di dimora a Trapani ed Erice. Divieto tper un anno di  attività imprenditoriale per Christian Valerio, l’energy manager della società operante nell’illuminazione pubblica. Sono tutti indagati a vario titolo dei reati di turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio.