‘Nido d’Argento’ e corruzione. Arrestati presidente Gaglio ed ex sindaco Lo Biundo

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Avrebbero corrotto con gioielli, denaro, olio, panettoni e offerte di assunzioni una serie di funzionari pubblici di diversi comuni siciliani per vincere gare, ottenere rimborsi, accelerare pratiche. Il giro di tangenti scoperto dai carabinieri ha al centro il presidente e alcuni dipendenti della cooperativa sociale ‘Nido d’argento’ di Partinico che gestisce servizi per anziani, disabili e minori e una serie di pubblici ufficiali «infedeli». Tre persone sono così finite in carcere, sei agli arresi domiciliari e tre sospese dai pubblici uffici. Quasi tutte fanno parte di amministrazioni pubbliche o di cooperative che offrono servizi sociali agli enti locali. Un terremoto che ha colpito la cooperativa Nido d’Argento di Partinico, un ex sindaco della stessa cittadina, funzionari direttivi dei comuni di Balestrate, Marsala, Palermo, San Cataldo ed Agrigento che avrebbero favorito la cooperativa partinicese per affidarle incarichi ed appalti. In carcere sono finiti Giuseppe Gaglio, 61enne, legale rappresentante della cooperativa Nido d’Argento; il monrealese Massimo Terzo, 43 anni, dipendente della stessa cooperativa; il sessantenne Gaetano Di Giovanni, ex dirigente del distretto socio sanitario di Agrigento, attuale capo di gabinetto del sindaco e comandante della polizia municipale della stessa cittadina. Ai domiciliari sono invece finiti l’ex sindaco di Partinico, Salvo Lo Biundo; il palermitano 45enne Giuseppe Chiaramonte e il partinicese di 62 anni  Franco Chiavello, dipendente ed ex dipendente della Nido D’Argento;  Maria Pia Falco, 57enne, istruttore direttivo al comune di Marsala; Aldo Raimondi, 65 anni, responsabile del settore politiche sociali del comune di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore Maurizio De Lucia, hanno portato anche alla sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per Mariella Milazzo, 57 anni, dirigente del comune di Balestrate; la 62enne Michela Sclafani, funzionaria dell’ufficio politiche sociali della Città Metropolitana di Palermo; Antonino Geraci, 60 anni, presidente della commissione aggiudicatrice per l’affidamento della gara gestione e realizzazioni Azione a rafforzamento dei servizi sociali. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione finalizzata alla corruzione, corruzione, turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione.