Muore padre Adragna. Vera istituzione a Trapani per Chiesa, società e sport

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A Trapani, per la Chiesa ma non solo, era un’istituzione da almeno mezzo secolo. Monsignor Antonino Adragna, per tutti semplicemente padre Adragna, se n’è andato a 85 anni alla vigilia della processione dei Misteri, ad aprile avrebbe compiuto ottantasei anni. Si è spento in ospedale a Palermo, dove era ricoverato. Ordinato sacerdote nel 1962, è stato alla guida della Cattedrale di Trapani per oltre quarant’anni. Poi ha assunto l’incarico di amministratore parrocchiale della chiesa Maria Santissima Ausiliatrice, chiesta della famiglia salesiana i cui ideali e l’attenzione verso i giovani erano molto vicini a padre Adragna. A Trapani ha condotto molte battaglie per il centro storico e a favore degli immigrati e per questo era definito “il sacerdote degli ultimi”. Un impegno costante anche fra i giovani e nel mondo dello sport, per decenni, è stato consulente del CSI, il Centro Sportivo Italiano ed ha fondato la squadra di calcio della Juvenilia Trapani. Un sacerdote rimasto giovane fino agli ultimi giorni della sua lunga e piena vita. Utilizzava infatti molto i social sui quali, domenica scorsa, aveva scritto «Buona Settimana Santa a tutti». Monsignore Adragna fu amico personale di Mauro Rostagno, il giornalista e sociologo che venne ucciso a Trapani dalla mafia nel 1988. Molti trapanesi ricordano ancora le dure parole pronunciate dal sacerdote durante l’omelia del funerale di Rostagno: “Mafia, tu non sei società, ma sei contro la società – disse padre Adragna -. Siamo tutti stanchi di odio e di violenza. Vogliamo vivere in pace. Vogliamo dire allo stato e ai partiti maggiori responsabili di queste cose: svegliatevi. Siamo stanchi di chiacchiere. Lo stato può vincere la mafia, ma occorre la risposta forte e immediata di tutti, – disse il prete-; nessuno può stare in panchina a guardare”. Con l’amato sacerdote trapanese se ne va un punto di riferimento per tutto il territorio. Anche per questo il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha diramato una nota di cordoglio. “La sua guida spirituale e il suo impegno sociale e umano – ha scritto il primo cittadino – lasceranno un’impronta indelebile nella comunità trapanese che tanto ha amato”.