Muore dopo immersione a Pantelleria, giovane scienziata della nota famiglia Dal Co

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Quando una passione può rivelarsi fatale: Alma Dal Co, 33 anni, scienziata veneziana di biologia molecolare e genetica, esperta di sub, ha perso la vita durante una battuta di pesca, nella zona di mare di Scauri, a Pantelleria. la 33 enne si trovava sull’isola insieme alla famiglia, proprietaria di una villa, e ad un amico fiorentino, anche lui appassionato di immersioni. I due avevano raggiunto la zona di Scauri intenti ad immergersi insieme su un fondale di 10-12 metri, per poi separarsi sott’acqua. Tuttavia, una volta risalito in barca, il ragazzo che non aveva più visto l’amica riemergere, ha iniziato a cercarla, trovandone il corpo adagiato sul fondale.

Inutili i tentativi di rianimazione una volta riportata sulla barca; la Guardia Costiera, con l’ausilio di un sub locale, ha recuperato le attrezzature della ragazza che erano rimaste sul fondo (fucile, maschera, cintura pesi). Una passione, quella di Alma per il mare, che l’ha accompagnata sin da bambina e che, nel tempo, si è trasformata in una professione: dopo la laurea in fisica all’università di Palma, si era anche diplomata in pianoforte al Conservatorio di Venezia. Acquisita la specializzazione a Torino, aveva ottenuto un dottorato in Biologia dei sistemi al Politecnico federale di Zurigo e un «Postdoctoral Fellow» all’Università di Harvard, negli Stati Uniti.

La 33enne era attualmente assistente all’università di Losanna, in Svizzera, dove dirigeva il «Dalcolab», laboratorio specializzato nei sistemi biologici. “Sono una scienziata con interessi scientifici orizzontali, piuttosto che verticali – scriveva sul sito del Dalcolab -,sono generalmente interessata alla dinamica di sistemi biologici complessi. Il mio lavoro combina esperimenti con la modellazione. Se non sono in ufficio, sono al pianoforte. Se non sono al pianoforte, sono sott’acqua a pescare in apnea». La giovane Dal Co apparteneva ad una famiglia molto nota in Veneto: lo zio, Francesco Dal Co è architetto e accademico veneziano mentre il padre, Mario, fratello dello storico docente, è ex direttore del settore Architettura della Biennale di Venezia.