Morte De Luca, respinta archiviazione per medico del pronto soccorso di Alcamo. Supplemento di indagini

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E’ stata respinta la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero del tribunale di Trapani, Antonio D’Antona. Il giudice per le indagini preliminari ha invece disposto il proseguimento delle indagini sulla morte del pilota di kart, Emilio De Luca, e soprattutto su quanto accadde la notte precedente all’ospedale ‘San Vito e Santo Spirito’. Il 34enne, organizzatore della gara svoltasi a Castellammare del Golfo e poi sospesa per la tragedia, si era recato al pronto soccorso del nosocomio alcamese perché accusava malesseri.

Poi aveva lasciato l’ospedale, aveva finito di completare la corsa con le prove di sabato e infine, domenica 27 marzo, aveva preso il via come pilota per poi accasciarsi al suolo, sul traguardo, durante una sospensione. Il Gip di Trapani ha quindi rigettato la richiesta di archiviazione nei confronti del medico che era in servizio nella notte fra25 e 26 marzo dello scorso anno. La sanitaria è indagata per omicidio colposo e di lesione personali colpose.

La proposta di archiviazione del pm D’Antona era stata formulata basandosi sul fatto che la vittima, dopo i primi controlli medici, si fosse rifiutata di rimanere nella struttura sanitaria dichiarando, scrive il pubblico ministero e come risulta dagli atti, di volere ritornare a casa. Per fare chiarezza su quanto accaduto al pronto soccorso di Alcamo e sulle condotte dei sanitari in servizio quella notte, atti e cartelle cliniche vennero affidate dal GIP a due consulenti universitari che hanno depositato la loro relazione il 5 settembre scorso.

L’avvocato Saro Lauria, legale della famiglia De Luca, ha quindi predisposto l’impugnazione della richiesta di archiviazione e il GIP l’ha accolta. Le indagini, quindi, avranno quindi un supplemento di circa sei mesi.

La tesi difensiva, che si basa pure su dichiarazioni testimoniali, punta a fare chiarezza sulle motivazioni che avrebbero spinto il trentaquattrenne imprenditore, appassionato di kart, a lasciare il pronto soccorso senza effettuare altri approfondimenti. Per la famiglia della vittima e per il legale al centro delle volontarie dimissioni ci sarebbero decise rassicurazioni, esternate dai sanitari, che non si trattasse di nulla di grave.