L’incidente mortale sul lavoro, vittima un operaio romeno, si verificò quasi quattro anni fa. Gravemente ferito rimase il fratello di Francis Paulet, che ha riportato ferite che gli segneranno tutta la vita. Ma il processo non riesce a decollare ed è questo l’ennesimo esempio della lentezza che caratterizza il funzionamento della macchina giudiziaria. Il processo non si è potuto ancora celebrare poiché sono cambiati ben quattro giudici pare per la serie di riorganizzazioni degli uffici del tribunale di Trapani. Ora è stata fissata un’altra data il 16 giugno prossimo per l’inizio del processo con l’audizione di testi. La tragica morte del romeno Francis Paulet, avvenuta durante i lavori per realizzare un muro attorno ad una casa di villeggiatura di contrada Gagliardetta di Castellammare. Quattro gli imputati con l’accusa di omicidio colposo. Nell’incidente in cui perse la vita Paulet, rimase gravemente ferito il fratello Daniel. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Maurizio Lo Presti, Niclo Solina, Damiano Ciacio, Claudio Messina, Enzo Catanzaro e Francesco Galati. La moglie e famigliari si sono costituiti parte civile Francis Paulet, allora aveva 36 anni, perse la vita sul colpo. Francis Paulet, abitava con moglie e due figli, il maschietto era nato da appena un mese nella via Porta Palermo. I funerali vennero celebrati nella chiesa di San Francesco d’Assisi, che frequentava con la moglie e per il trasporto della bara in Romani si mobilitò la comunità alcamese e di Castellammare.